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giovedì 16 luglio 2015

NOTA A VERBALE INCONTRO DEL 15 LUGLIO 2015 - ORGANIZZAZIONE DEL DISPOSITIVO DI SOCCORSO

NOTA A VERBALE INCONTRO DEL 15 LUGLIO 2015
ORGANIZZAZIONE DEL DISPOSITIVO DI SOCCORSO


In riferimento alla riunione di ieri, che la Scrivente Organizzazione Sindacale ha abbandonato perché pesantemente offesa dal dirigente locale, si intende chiarire ed integrare alcuni aspetti.
A parte l’ uscita infelice del dirigente di Padova che consideriamo dovuta al caldo, durante la riunione abbiamo espresso la nostra posizione e le proposte per salvaguardare la sicurezza degli operatori del soccorso garantendo i minimi operativi stabiliti.
Questa Organizzazione non condivide la bozza inviata alle OO.SS. in quanto non garantisce in primo luogo la sicurezza per gli operatori del soccorso e non è adeguata ad una provincia come Padova. Per questo motivo chiediamo che in primo luogo sia il dirigente che rappresenti le difficoltà al Ministero, ma con atti concreti, non di certo i lavoratori a dover rinunciare a corsi, riposi, ferie o peggio operare in numero minore rispetto al minimo operativo.
USB Vigili del Fuoco già ad aprile segnalava una situazione che non è emergenziale o improvvisa ma è una regola, squadre ridotte e servizi sotto i minimi operativi stabiliti, consentendo missioni, partecipazione a corsi, passaggio a turno giornaliero di personale operativo, ec
Il fatto di permettere un dispositivo di soccorso ridotto, pone un problema non solo in termini di risposta al cittadino, ma soprattutto un problema di sicurezza dei lavoratori che si trovano in carenza di unità ad affrontare interventi complessi come già accaduto. La questione quindi è la tutela della incolumità del personale operativo, della quale risponde direttamente il dirigente in qualità di datore di lavoro anche se su questo ci farebbe piacere avere anche un parere dall’ RSPP del comando.
Questa logica al ribasso sul soccorso, noi della USB la rigettiamo, se i numeri non ci sono si chiude e basta. Pensare il soccorso in questi termini è pericoloso per tutti, sia per i vigili del fuoco che per i cittadini. Continuare a garantire con sempre meno uomini la stessa copertura sul territorio è folle, perché danneggia la qualità del soccorso, perché mette in pericolo la vita dei lavoratori e in ultimo impedisce ai cittadini e alla politica di prendere coscienza dei problemi reali del nostro Corpo Nazionale. Illudere la comunità su una qualità e tempestività di un servizio che non siamo più in grado di offrire è fallimentare, la propaganda che fa l’ amministrazione nei confronti dei cittadini è solo una copertura mediatica. Utilizzare la stessa propaganda bussando alle porte di qualche dirigente generale sarebbe molto più produttivo.


Per questi motivi USB ha delle proposte:
rientro immediato del personale operativo a servizio giornaliero (temporaneamente)
impiego degli art. 134 nei turni di servizio (compatibilmente con la patologia)
Impiego dei VD nei turni di servizio
Evitare missioni, sovrapposizioni di corsi e segreterie corsi svolti da personale operativo
Possibilità di cambio del salto turno con la volontà del lavoratore.
Rinnovo richiesta ore di straordinario rappresentando le criticità emerse

per il Coordinamento Provinciale USB VVF Padova
Enrico Marchetto                        

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