Coordinamento provinciale usb vigili del fuoco Padova

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martedì 25 marzo 2014

A PADOVA IL TEATRINO DELL’AMMINISTRAZIONE NON PERMETTE NESSUNA CONCILIAZIONE!

Padova – martedì, 25 marzo 2014
 Lavoratori,
giovedì scorso abbiamo partecipato al tentativo di conciliazione in seguito al nostro stato di agitazione. Inizialmente era nostra intenzione produrre una nota senza presenziare ma per rispetto dei lavoratori, abbiamo partecipato. Visto l'atteggiamento del dirigente difficilmente ci sarebbe stata una conciliazione. Abbiamo ribadito ancora il paradosso di essere stati convocati un mese dopo e che siamo stati fisicamente presso l'ufficio relazioni sindacali per verificare la situazione. I tempi non sono congrui, la tempestività di uno stato di agitazione può fare la differenza in una situazione che da discriminatoria può diventare grottesca. 
 Abbiamo chiesto subito un intervento del direttore sul dirigente di Padova in quanto in modo coercitivo obbliga il personale a prestazioni oltre orario stabilito dal contratto e a recupero ore; ci riferiamo al corso usar L a turno libero con recupero ore. Il dirigente ha affermato che gli incontri sono finalizzati a fornire in tempi rapidi a tutto il personale competenze in materia di intervento e di sicurezza personale. È obbligo del datore di lavoro fornire tali strumenti come da t.u. 81/08 Abbiamo convenuto con il dirigente su questa affermazione ma sempre il t.u.81/08 considera il tempo di detti incontri come orario di lavoro; quindi tutto quello che viene svolto oltre la normale turnazione DEVE ESSERE SU BASE VOLONTARIA altrimenti si fa in turno.
 Contestiamo il termine "obbligatorio" e non la formazione che deve essere sempre valorizzata e soprattutto finanziata. Il direttore e' intervenuto dicendo che siamo dei dipendenti pubblici e che non abbiamo orari... Questo ci ha fatto capire subito la volontà di non conciliare anche del direttore in quanto contrattualmente nessuno obbliga oltre l'orario normale di turnazione escluse le fasi emergenziali. Aggiungiamo inoltre che le organizzazioni sindacali nemmeno sono state consultate e una alternativa si poteva attuare che non "stanziare" 1700 ore di recupero che sono un danno per il comando e per i lavoratori che si vedo privare delle indennità in caso di fruizione. Si poteva programmare come formazione provinciale, inserirla nella programmazione e richiedere i fondi, oppure inviare gli istruttori nelle sedi di servizio in tutti i turni. 
Abbiamo contestato inoltre i ritardi tra l'emanazione di un ordine del giorno e la sua divulgazione. Il dirigente di Padova ha verbalizzato che tutti gli odg sono visibili in bacheca e nella intranet del comando e che nessuna osservazione o lamentela e' stata mai sollevata a riguardo (probabilmente ha la memoria corta infatti nel precedente stato di agitazione abbiamo sollevato il problema che diversi ODG vengono divulgati diversi giorni dopo la sua compilazione. Basterebbe assegnare il numero una volta divulgato... basterebbe cosi poco.....).
 In merito all'impiego di mezzi e personale VF in interventi di pubblica sicurezza il dirigente di Padova ha riferito che derivano da circolari emanate da tempo (d'Errico) che sollecitano la collaborazione con le varie forze di polizia sotto l'egida della prefettura e dell'autorità giudiziaria. Ci sono anche altre circolari che dicono diversamente, tipo che l'area deve essere bonificata e che il personale VF non deve essere esposto a rischi inutili oltre che la mansione del vigile del fuoco che non prevede operazioni di polizia in prima linea. 
Rispetto al trattamento di missione sosteniamo che il personale abbia diritto al trattamento di missione e all'auto di servizio per il trasporto dei dispositivi di protezione individuali. 
Infine visto la rigida posizione del dirigente abbiamo messo a verbale la seguente frase: " l'atteggiamento del dirigente di Padova rende vano ogni tentativo a ricercare un corretto ed equilibrato sistema di relazioni sindacali basato sul rispetto dei principi di partecipazione, confronto e buona fede costringendoci nostro malgrado, a dichiarare iniziative di lotta in quanto il suo comportamento, a volte arrogante lo rende inadeguato al tentativo conciliatorio. Per quanto esposto la nostra Organizzazione Sindacale resta in attesa di urgenti riscontri e in assenza dei quali verranno adottate le forme di manifestazioni sindacali più adeguate". 
A questo punto il dirigente di Padova ha preso in mano una cartella con la scritta USB piena di fogli di carta e, mostrandola al direttore ha detto: "vede direttore questa è USB”...Immediatamente abbiamo risposto :"vede direttore quelle sono tutte le nostre richieste rimaste inevase". Il dirigente periferico proseguendo ha affermato:"è come una goccia che continua a scendere, e' in corso una campagna mediatica in internet che getta fango al sottoscritto perfino a chiedere una promozione e uno spostamento in altro ministero per non danneggiare più i VVF!" "magari!" abbiamo subito aggiunto e immediatamente dopo ce ne siamo andati lasciando il dirigente al suo buffo teatrino. LAVORATORI A VOI LA SCELTA!!! QUESTA CHE AVETE NOTATO DA L’ESEMPIO CHIARO DI COSA FA LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE… DICIAMO NO A QUESTO E DIFENDIAMO I NOSTRI DIRITTI USB
 Vigili del Fuoco Provinciale

giovedì 13 marzo 2014

SERVE UN UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI…NON UNO STAFF DI ASSISTENZA PER LA CASTA DEI BUROCRATI!

Piccoli espedienti di bassa lega per distruggere i diritti dei lavoratori.

 Lavoratori,
 il fatto che vi stiamo raccontando è assurdo (oltre che fuorilegge); in quanto dimostra ancora una volta l'inefficienza di questa amministrazione anche a svolgere uno dei più semplici compiti: controllare, scaricare, protocollare e smistare la posta certificata. Un ufficio dipartimentale che si occupa di relazioni sindacali che dovrebbe rispondere alle richieste sindacali non può compiere tali errori. Questi errori si ripetono guarda caso quando certi comandi vengono citati: PADOVA, MILANO, LIVORNO, PISA, GROSSETO, GORIZIA, REGGIO CALABRIA, SIENA, ALESSANDRIA... ma questi sono alcuni. Raccontiamo uno dei tanti casi: il 25 febbraio u.s. inviamo tramite posta certificata la proclamazione dello stato di agitazione provinciale (come da immagine allegato) in difesa dei lavoratori di Padova. Ci rispondono l'11 marzo dicendo di aver ricevuto solo in quella data la mail certificata?!? Per arrivare a tale risposta ci si è dovuti addirittura spostare fisicamente all’ufficio preposto!!! L'incapacità di questa amministrazione ad assolvere compiti stabiliti per legge è qualcosa di imbarazzante. Avviare una procedura di raffreddamento dopo i tempi stabiliti per legge e dopo tutti questi giorni risulta inutile per alcuni punti. La tempestività di uno stato d’agitazione può fare la differenza in una situazione che da discriminatoria può diventare grottesca. Il tutto avviene a poca distanza dall’ennesima rassicurazione da parte dei vertici del corpo sulle corrette relazioni sindacali (non è passato nemmeno un’ora ed è successo il fatto! Sarà un caso???). 
SIAMO SICURI DI AVERE A CHE FARE CON DEGLI INCAPACI OPPURE CON DEI RACCONTA FAVOLE CHE NON VOGLIONO RISOLVERE LE PROBLEMATICHE DEL CORPO NAZIONALE...



IL VENETO A ROMA IN DIFESA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI!

Lavoratori,
venerdì 14 marzo saremo al MINISTERO DELLA FUNZIONE PUBBLICA A ROMA per aderire alla manifestazione nazionale in difesa di tutti i lavoratori delle funzioni pubbliche e dei servizi, del trasporto pubblico locale, municipalizzate e pubblico impiego. È ORA DI ALZARSI E FARSI SENTIRE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. LA SPENDING REVIEW, COSÌ CONCEPITA, CI STA PORTANDO VERSO UN VORTICE DI TAGLI CHE CI COLPIRÀ NELL’ORARIO DI LAVORO, NELLA RIDUZIONE DELLE UNITÀ IN TURNO DI GIORNO E ANCORA DI PIÙ DI NOTTE. Di fatto la nostra amministrazione vuole convertire alcune sedi di servizio in presidi, pertanto aperti di giorno chiusi di notte. Ad altre sedi andrà ancora peggio in quanto verranno soppresse definitivamente in base al fantomatico parametro di 1/3 di interventi in meno nel turno notturno senza una valutazione assennata sulla tipologia e la localizzazione sul territorio nazionale. Saremo a Roma per chiedere a gran voce una riforma della protezione civile che veda il CNVVF come suo elemento portante, che veda i suoi uomini unici professionisti del soccorso tecnico urgente. Saremo a Roma per dire fermamente no a questo riordino che altro non è che un drastico taglio sull’organico che ci condurrà al rapporto di un vigile ogni 15000 abitanti contro la media europea di 1 ogni 1500. Saremo a Roma per informare tutti i cittadini di questi scellerati tagli che ricadranno sulle loro esigenze, sui loro beni sulle loro vite. 
SIAMO STANCHI DI SUBIRE LE SCELTE DI UNA CLASSE POLITICA CHE FA PAGARE LA SCELTA DELLA CRISI AI SOLITI NOTI! UNISCITI A NOI PER FAR VALERE I TUOI DIRITTI DI LAVORATORE E DI CITTADINO.