Coordinamento provinciale usb vigili del fuoco Padova

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giovedì 15 gennaio 2015

CENTRO DI SPESA IN VENETO

A RIMETTERCI SOCCORRITORI, SOCCORSO E CITTADINI


 

Padova – giovedì, 15 gennaio 2015
 
Lavoratori,

Come avevamo preventivato in tempi non sospetti arrivano le prime criticità nei comandi a seguito della riduzione dei centri di spesa.
Ormai anche acquistare un bullone diventa problematico, figuriamoci la riparazione di un automezzo....
Giungono alla nostra Organizzazione Sindacale diverse situazioni di automezzi (anche di "recente" assegnazione) parcheggiati nelle rimesse delle sedi e senza la possibilità, per il momento, di portarli in riparazione. Diversi comandi non dispongono di mezzi adeguati a sufficienza a coprire le sedi.... prossimo passo chiusura per mancanza di mezzi.
Risulta difficoltosa anche la fornitura di carburante e in genere tutte le forniture.
I comandi brancolano nel buio e la Direzione non comunica pressochè nulla se non una ricognizione di personale SATI a ricoprire il ruolo di consegnatario per la regione. Vista la comunicazione ufficiale del Capo del Corpo che chiede l' immediato spostamento a Venezia, non si sa nemmeno la futura sede della Direzione: ci troviamo di fronte ad una ricognizione di personale senza sapere dove dovrà lavorare.
Inoltre la ricognizione è stata fatta solo per il ruolo di consegnatario e non per la mansione di responsabile delle risorse finanziarie che ci risulta ancora vacante.

Eppure c'è chi è soddisfatto della riduzione dei centri di spesa, il Dipartimento che di fatto taglia l' inverosimile lasciando alle sole direzioni regionali il compito di approvvigionare le sedi della regione.
Purtroppo siamo di fronte ad un taglio lineare al soccorso voluto dalla politica e accettato dai soliti "firmaioli" e da una dirigenza demansionata al ruolo di passacarte; forse andava fatta una sperimentazione attraverso una regione "pilota" e poi in assenza di criticità si ampliava al resto delle regioni e avremmo avuto la certezza che il taglio lineare non fa sicuramente bene al Soccorso Tecnico Urgente. Invece si è pensato solo a tagliare, non importa come e/o perchè; l' importante era far risultare un "taglio" come una innovazione, come "ce lo chiede l'Europa", "ce lo impone la Troika" della quale ne stiamo vedendo/subendo i risultati.
Non ci resta sperare che qualche altro mezzo di soccorso non abbia problemi.... non ci resta che affidarci a Sant' Antonio perchè all' Amministrazione e al nostro Governo del Soccorso Tecnico Urgente non interessa nulla....
Povero quell'utente che si aspetta ancora un soccorso da noi in tempi ragionevoli.... Hai voglia dopo ad avere a che fare con avvocati e tribunali!
per USB Vigili del Fuoco Regionale
Enrico Marchetto Valerio Fioravanti

sabato 10 gennaio 2015

LE FORZATURE DI ALCUNI DIRIGENTI

 Veneto– sabato, 10 gennaio 2015
 
Il coordinamento regionale USB VVF Veneto esprime vicinanza al collega del comando di Genova ritenuto assente dal servizio. Come nella citta' ligure anche in veneto disposizioni discutibili dei dirigenti locali hanno negato l' autovettura di servizio per GARANTIRE il servizio di soccorso tecnico.
USB ha vinto diverse "battaglie", battaglie che dovranno continuare fino a quando un qualsiasi dirigente interpreta a sua discrezione ciò che non è interpretabile. Se mai lo fosse come mai tarda così tanto un chiarimento da parte del dipartimento? E se poi questa ingiustificata negazione è stata supportata da una sentenza del TAR del Lazio?
Queste disposizioni/imposizioni non tengono conto del trasporto dei D.P.I., e dov'è l'applicazione del Dlg.svo. 81/08 per ciò che riguarda la salute pubblica nel caso di utilizzo di mezzi pubblici o della salute dei nostri familiari nel caso di utilizzo di una vettura privata? La Salute va tutelata sempre e ai nostri "colleghi" che ci vietano di prendere una vettura possiamo solo dire di non dover interpretare nulla ma di agire secondo la logica ; quella che si perde quando ci si sostituisce alla dirigenza o quando si frequentano corsi per passare a profili superiori senza capirli.
Con questo comunicato vogliamo essere vicini al collega colpito da un ingiusto procedimento disciplinare condividendo non solo ogni forma di lotta ma anche una emanazione di chiarimenti da parte del dipartimento. O forse a quest'ultimo fa comodo che continuano a emetterci provvedimenti disciplinari? Ci sarebbe del dolo in tal caso.....
per USB Vigili del Fuoco Regionale
Andrea Corsini Enrico Marchetto Valerio Fioravanti Fabio Bolzan

CONVOCAZIONE CRITERI MOBILITA' INTERNA



 
Padova – sabato, 10 gennaio 2015

Lavoratori,

Ieri siamo stati convocati per discutere dei criteri di mobilità interna e le assegnazioni del personale in entrata a Padova.
Possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti nel prendere atto delle intenzioni del comando che recepisce la nostra richiesta di trasparenza:
  • individuazione delle sedi e turni carenti
  • procedura di mobilità interna in tempi prestabiliti dal comando
  • assegnazione del personale interno
  • assegnazione del personale proveniente da altri comandi previa valutazione delle aspirazioni e dei posti rimasti carenti e comunque in seguito a mobilità interna

C'è stata comunque la bizzarra proposta, formulata dai soliti, di far valere la graduatoria nazionale anche per il personale proveniente da fuori comando a discapito di chi già lavora a Padova. Abbiamo duramente contestato tale proposta e il comando ha condiviso la nostra posizione reputando quella di altri insensata.
Abbiamo esposto la difficoltà di verificare l' esatta procedura di mobilità in quanto non eravamo in possesso delle domande dei lavoratori. In tal senso il comando, accogliendo ancora una volta la nostra proposta, ci ha fatto pervenire il tutto, agevolando il riscontro alla bozza di mobilità presentata. Nei prossimi giorni, consultando i lavoratori, produrremo una nostra valutazione che invieremo al comando. Non siamo in possesso delle richieste dei nuovi arrivi a Padova (VP e CS) in quanto non ci sono state inviate, lunedi faremo un' ulteriore richiesta.
Ancora una volta il dirigente e qualcun altro hanno sottolineato la necessità di avere un maggior numero di personale patentato in quanto la situazione attuale non facilita i movimenti interni. Rappresentato come al comando di Padova il problema carenza di autisti non sussiste in quanto tutte le squadre in servizio in tutte le sedi della provincia garantiscono due autisti, oltre la composizione minima della squadra, abbiamo dimostrato come essere in possesso di nuove qualifiche operative dia uno sbocco per agevolare l' aspirazione e la possibilità di trasferimento.
Per quanto riguarda il posto a giornaliero in ufficio p.g., il dirigente ha giustificato la scelta dicendo che ha sentito il personale interessato; ha deciso chi assegnare in base ad una valutazione sulla formazione, all' interesse dimostrato e alla motivazione espressa oltre a consulare lo staff dirigenziale.
In merito ai colleghi con 104 abbiamo chiesto l' assegnazione degli stessi alla sede desiderata anche in sovrannumero alla dotazione organica.
Ora non ci resta che valutare le domande di mobilità interna che la dirigenza ci ha fornito e segnalare le incongruenze riferite alla bozza.
Unica nota stonata non si è provveduto a regolarizzare le posizioni “temporanee” diventate definitive che la precedente dirigenza ha lasciato.
per USB Vigili del Fuoco Provinciale
Andrea Corsini Enrico Marchetto

mercoledì 7 gennaio 2015

PADOVA: FUGA DI GAS CROLLA UNA PALAZZINA

Padova – mercoledì, 07 gennaio 2015

 
Erano le 3.30 di ieri quando una intera palazzina esplode nella zona “Portello” di Padova: un cumulo di macerie è davanti agli occhi dei primi soccorritori.
La palazzina è abitata da 8 studenti fuori sede che la forze dell' ordine cercano di rintracciare in tutti i modi. Essendo un periodo di vacanze si presume che gli occupanti siano tornati a casa.
Non si esclude nulla, anche che ci siano degli occupanti “non registrati” ; si scava alla ricerca di persone e si provvede ad estrarre dalla casa adiacente resa inagibile dall' onda d'urto due persone bloccate.
Nel frattempo arrivano sul posto squadre cinofile da Bologna, Reggio Emilia e Ferrara, mezzi e personale addetto al movimento terra con ruspa ed escavatore da Belluno, gli USAR da Venezia e Treviso: una imponente macchina di soccorsi che continua per tutta la giornata. Per fortuna sotto le macerie non c'è nessuno, una strage sfiorata.
Ottimo il lavoro dei Vigili del Fuoco che hanno messo in campo tutta la professionalità senza risparmiarsi e con le ormai esigue risorse messe a disposizione dal governo. Procedure operative ad hoc portate a termine dal personale operativo tutto.
La stampa tutta esalta giustamente il lavoro dei Vigili del Fuoco disconoscendo pero' la realta nella quale vivono i VF. che con mezzi e attrezzature vetusti, personale ridotto all' osso e investimenti per la macchina del soccorso pari a zero stanno facendo miracoli mentre il dipartimento spende e spande.
Grazie ai tagli indiscriminati un solo comando provinciale non è più nelle condizioni di affrontare un soccorso alla popolazione e per questo motivo sono dovuti intervenire mezzi e personale dai comandi del Veneto e dell' emilia Romagna.
Sempre dalla stampa abbiamo appreso di una intervista fatta al comandante di Padova che ci ha fatto sobbalzare: sarà dovuto alla stanchezza, all' emozione oppure chissa' ma il dirigente ha fatto fischiare le orecchie a molti (anche perché è passata in tutti i tg nazionali pubblici e privati). Secondo il primo dirigente di Padova la presunta causa e' una perdita di gas prolungata nel tempo che ha saturato gli ambienti e con un semplice innesco quale l' accensione di un elettrodomestico ha causato l'esplosione.
Non vogliamo essere duri con il dirigente di Padova il quale, ripetiamo, forse la stanchezza o il fatto di essere davanti ad una telecamera ha fatto un' ottima disamina della situazione ma ha fatto un' affermazione non corretta.
Ormai molti conoscono il triangolo del fuoco e il campo di infiammabilità.

tratto da wikipedia:” Il campo di infiammabilità è definito da un limite superiore di infiammabilità e da un limite inferiore di infiammabilità. Al di sotto del limite inferiore il gas non è abbastanza concentrato per infiammarsi, infatti benché un innesco possa produrre una reazione combustibile-comburente, la reazione non si propaga all'interno della miscela. Al di sopra del limite superiore, viceversa, l'atmosfera è ricca del gas ma scarsa di comburente (in questo caso ossigeno).
I limiti di esplosione (o limiti di esplosività) di un gas o dei vapori di un liquido sono dei limiti che definiscono l'intervallo di concentrazione entro cui, se la miscela aria-vapore o gas infiammabile è opportunamente innescata (ad esempio da una scintilla), si verifica l'accensione della miscela. Questa combustione può essere una detonazione o solamente una "fiammata" (deflagrazione), in funzione di numerosi fattori (concentrazione di combustibile in primis, tipo di recipiente). Il limite di esplosione viene considerato in un range che va da un minimo ad un massimo di percentuale di combustibile in aria (o più raramente in altri comburenti), in inglese lower explosive limit (LEL), e upper explosive limit (UEL).
Situazioni in cui non avviene l' esplosione: per concentrazioni nell'aria al di sotto della LEL, non vi è abbastanza combustibile per la propagazione della fiamma.
Per concentrazioni superiori alla UEL, il combustibile ha reso l'atmosfera satura (troppa poca aria), pertanto non vi è sufficiente ossigeno per la propagazione della reazione.”

Alla fine riteniamo che bastava dire che si era formata una percentuale nell' ambiente di miscela esplosiva che con un semplice innesco ha reagito.
Perdoniamo l' uscita del dirigente ricordando che diversi CS dell' ultimo corso sono stati bocciati per domande molto ma molto più difficili e lo invitiamo al prossimo corso di prevenzione incendi (per lui niente criterio preferenziale autista)....


per USB Vigili del Fuoco Provinciale
Enrico Marchetto