Coordinamento provinciale usb vigili del fuoco Padova

Contattaci per qualsiasi esigenza clicca qui oppure scrivi a padova.vigilidelfuoco@usb.it

mercoledì 31 agosto 2011

Alloggio per i colleghi provenienti da fuori sede

A: Dirigente Reggente Comando Provinciale
VV.F. PADOVA
 Ing. Loris MUNARO

E p.c. Direttore Interregionale VV.F.
Veneto e T.A.A.
Ing. Leonardo DENARO

E p.c. All’Ufficio relazioni sindacali presso il Viminale
Dott. Giuseppe Cerrone




Padova, 31 agosto 2011



OGGETTO: Alloggio per i fuori sede


         La scrivente Organizzazione Sindacale, chiede, la disponibilità di alloggi all’ interno delle sedi di servizio a favore di colleghi del C.N.VV.F. provenienti da fuori sede.
         Si chiede inoltre che codesto Comando si accolli le spese per la sistemazione e l’allestimento di detti alloggi.
         Visto e considerato che all’ interno di un ambiente lavorativo, tutti i lavoratori devono avere gli stessi diritti, si chiede che tutti i colleghi provenienti da fuori sede, dispongano di un alloggio come la famiglia dell’ Ing. Mannino che risiede ormai all’ interno del Comando Provinciale da più di un anno a spese dello Stato.
         In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.


USB PI Vigili del Fuoco Provinciale

6 settembre 2011 o si scende in piazza oppure si approva la manovra del Governo e dei sindacati complici !!

Lavoratori,
non è tempo di indugiare, ne tanto meno di sprecare tempo dietro ai “guardiani della immondizia”; la MANOVRA del Governo ha nuovamente individuato la “cassa continua “ dove prelevare i soldi: i lavoratori di questo paese.
Non bastavano le manovre precedenti con blocchi dei contratti – furti del FUA – centellinamento delle assunzioni – raddoppio del lavoro – tangenti sulla liquidazione – tagli al soccorso e riforme brunettiane… a cui ci siamo opposti in solitudine !!! Tanto è che avevamo proclamato lo sciopero della categoria.
La USB chiama a raccolta i lavoratori per uno sciopero e manifestazione nelle piazze italiane, contro le manovre del Governo di luglio, agosto e contro le politiche dell'Unione europea che tutelano gli interessi di banche e finanza e che vogliono far pagare la crisi ai lavoratori, ai pensionati, ai disoccupati e ai precari. E’ anche uno sciopero contro il patto sociale e l'attacco ai diritti dei lavoratori che la stessa Cgil ha avallato con l'accordo del 28 giugno (a sua “insaputa“) e con l'appello al Governo sottoscritto insieme a Cisl, Uil, Confindustria e Banche"
Bisogna far rimangiare le ultime modifiche alla seconda manovra estiva che colpiscono in modo ancor più pesante i lavoratori dipendenti ed i futuri pensionati, attraverso un ulteriore peggioramento del sistema previdenziale che di fatto ad oggi elimina la metà delle pensioni di anzianità, cioè quelle che potevano vantare il riscatto di militare ed università”.
Prima le misure che avevano allontanato di un anno il diritto ad usufruire alla pensione; poi l'aumento di 5 anni per le donne, prima del pubblico e poi del privato; poi l'aggancio all'aspettativa di vita e l'ulteriore ritardo di tre mesi per andare in pensione. A ciò va aggiunto che, tali riscatti non saranno conteggiati neanche per raggiungere i 18 anni al 1995, necessari all'applicazione del regime retributivo invece che contributivo, allora all'aumento dai 4 ai 10 anni di lavoro in più si aggiungerebbe anche un forte salasso economico sulle pensioni”.
“In compenso si ritira il contributo previsto per gli stipendi oltre 90.000 e 150.000 Euro, si lascia inalterata la politica delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni, si continua a tagliare la politica sociale degli enti locali, si bloccano nuovamente i contratti e si congelano le tredicesime dei pubblici dipendenti, si ammorbidiscono i già limitati tagli ai costi della politica, non si costruisce una lotta seria contro l'evasione e non si applica alcuna patrimoniale”.
“Insomma, il governo e la confindustria, con l'appoggio dei sindacati complici, hanno scelto la strada della lotta di classe: la loro, quella dei ricchi, contro i lavoratori e i pensionati. Sta a noi ricambiare con gli interessi ed iniziare una lunga e determinata mobilitazione a partire dallo sciopero generale del prossimo 6 settembre”.

20 regioni / 20 piazze italiane riempite di lavoratori Vigili del Fuoco

6 settembre 2001 ... “o si fa l’Italia… o si soccombe” !!!!

USB P.I. Vigili del Fuoco Nazionale

sabato 27 agosto 2011

La situazione politica italiana ci impone una risposta adeguata.

Lavoratori,
quello che stà avvenendo nel paese non è più un problema di categoria, sotto attacco non ci sono solo i Vigili del Fuoco, ma tutto il sistema sociale, con le sue protezioni, con i suoi meccanismi di tutela. Sotto attacco c’è il nostro stile di vita: ci vogliono sempre più poveri ed ubbidienti. Il nuovo modello di sviluppo è indirizzato verso la perdita di salario e diritti. La società come la conosciamo oggi sta per essere scardinata, disintegrata, sotto la spietata scure dei tagli indiscriminati, per l’inettitudine della nostra classe dirigente, per la furbizia dei tanti che non pagano le tasse, per l’arroganza degli industriali che ricattano e de localizzano. L’attacco è generalizzato e quindi la risposta deve essere generale, la nostra unica speranza è ricompattare la forza di tutti i lavoratori, in maniera unitaria contrastare questo attacco.
Un attacco ai nostri stipendi, un attacco in primis ai lavoratori pubblici, ma anche ai privati. Gran parte della manovra la pagherà chi ha uno stipendio:
Pagano i soliti noti. Pagheremo noi lavoratori Vigili del Fuoco, come se non avessimo già pagato abbastanza:
Avremo meno tutele sindacali - contratti bloccati – sistema previdenziale bloccato, “tangenti sulla buonuscita” – rinvio della buonuscita (TFR) – tagli al ministero – tagli ai comuni ed alle regioni – taglio delle detrazioni e delle deduzioni, tredicesima a rischio.
Tutto questo si traduce: in un TFR ridotto, in una pensione ridotta, in una vita lavorativa allungata, in meno soldi per le attività di soccorso. Saremo il parafulmine di questo governo fino a quando, piano piano, anche l’ultimo mezzo e l’ultima attrezzatura non si potrà più rattoppare.
Avremo meno servizi come cittadini. E quando diciamo meno servizi, intendiamo che si colpiranno: asili nido, istruzione, trasporti pubblici, strade, assistenza, ospedali, assistenza anziani, portatori di handicap. In definitiva continua la destrtturazione e privatizzazione dei servizi pubblici.
Soprattutto NUOVE TASSE, ne sentivano la mancanza!! Se prima si lavorava da gennaio fino a giugno solo per pagare le tasse imposte dal governo, ora questa data si sposta sempre più in avanti. Giorni di lavoro regalati per pagare i costi della politica, i debiti delle imprese, delle banche, che sono poi stati i veri responsabili della crisi.
E’ necessario reagire, partecipare, non accettare passivamente lo sfascio dello Stato Sociale! Tutti in piazza alla prima manifestazione nazionale: per respingere la manovra del governo e per denunciare chi in questo Paese NON ha mai pagato: corruttori, corrotti ed evasori.

6 settembre tutti in piazza

USB P.I. Vigili del Fuoco Nazionale

giovedì 25 agosto 2011

I Vigili del Fuoco possono contribuire alla manovra anticrisi!


Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano

Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi

Presidente del Senato
Renato Schifiani

Presidente della Camera
Gianfranco Fini


Oggetto: proposta USB PI VigilFuoco di riordino del Dipartimento del C.N.VV.F.

Egr. Presidente
nell'ottica di risparmio della cosa pubblica, a seguito della crisi internazionale e della manovra anticrisi in discussione al Governo, il Sindacato di Base dei Vigili del Fuoco chiede l'uscita del Corpo Nazionale dal Ministero dell'Interno e la separazione dalla carriera prefettizia.
La manovra finanziaria in discussione propone la chiusura di diverse Prefetture in Italia per contenere la spesa pubblica; il Corpo Nazionale a seguito dell'ingresso nel comparto di contrattazione pubblicistico è passato da 6 unità della carriera prefettizia negli anni 80, agli attuali oltre 100 unità dei giorni nostri: Capo Dipartimento, Prefetti di Prima Fascia ecc.
USB ritiene che il Corpo Nazionale, viste le sue caratteristiche legate al soccorso tecnico urgente, debba essere amministrato e diretto da personale tecnico proveniente dalla carriera del Corpo Nazionale di Vigili del fuoco e non da personale con indirizzo magistrale proveniente dalla carriera prefettizia.
Altresì la scrivente USB ritiene indispensabile rivedere l'attuale ordinamento del Corpo e il suo attuale organigramma riaccorpandone alcune aree e riducendo quindi il numero dei Dirigenti.
Per una migliore organizzazione del Corpo basterebbe introdurre la Dirigenza Amministrativa oggi non prevista anche allo scopo di razionalizzare gli uffici centrali del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile.
E’ una proposta che tiene conto della crisi economica del paese, per la razionalizzazione della spesa pubblica che auspichiamo venga presa in considerazione per il bene del paese, per il soccorso alla cittadinanza, per un soccorso di qualità.
Sembra strano ma il soccorso viene svolto dagli operatori del soccorso che lo svolgono quotidianamente a prescindere dall’esistenza dei dirigenti, quindi risulta ovvio che il Corpo Nazionale non ha necessità di essere gestito da alti burocrati.
Il Corpo ha già i suoi amministrativi, dunque i prefetti rappresentano una ridondanza nel nostro ordinamento e pertanto una spesa inutile per la collettività.
Allo stesso modo, nell’ottica della razionalizzazione di risorse economiche da destinare al Soccorso Tecnico Urgente, riteniamo doveroso segnalare come il dualismo con l’attuale Protezione Civile abbia negli anni assorbito tutte le risorse destinate ai Vigili del Fuoco lasciandoli di fatto privi di mezzi ed attrezzature all’avanguardia, mettendone in risalto talvolta, l’operato efficiente ed efficace a danno della popolazione stessa.

USB P.I. Vigili del Fuoco Nazionale

mercoledì 24 agosto 2011

Wilma, dammi la clava!

Nazionale – martedì, 23 agosto 2011


Così diceva il rozzo Fred a sua moglie quando aveva un problema da risolvere e la clava era lo strumento più evoluto che si conosceva nell’epoca della preistoria.
Ne è passata di acqua sotto i ponti! Purtroppo non sono mai finiti i problemi da risolvere, sono grandi o piccoli ma sono sempre problemi.
Oggi, vi vogliamo parlare di come è stato risolto un problema, quello della probabilità che una Volontaria dei Vigili del Fuoco, nel momento in cui possa essere richiamata per prestare servizio per 20 gg, possa essere in stato interessante.
Un Comando, pensando di tutelare giustamente la salute di una lavoratrice madre, presenta un quesito all’Ufficio Sanitario del Ministero e quest’ultimo a nostro parere, risolve il problema eliminando di fatto il problema: se la lavoratrice con un test di gravidanza a sue spese fatto non più di 5 giorni prima l’assunzione, dovesse risultare incinta, non viene assunta.
Viva la civiltà, viva la tutela delle lavoratrici madri, viva le pari opportunità tanto sbandierate in campagna elettorale, viva l’evoluzione di una società che in nome di becere manovre economiche con solo logiche di profitto, si autodistrugge.

giovedì 18 agosto 2011

Un Sottosegretario ......


mercoledì, 17 agosto 2011
Castrato; già alla luce della vitalità dimostrata dall'ex Sottosegretario con delega ai Vigili del Fuoco, Senatore Francesco Nitto Palma, da quando è stato nominato Ministro, l'unica spiegazione che siamo in grado di darci è questa! Quando aveva la delega ai Vigili del Fuoco era castrato da logiche a noi sconosciute; forse messo in ombra da un Capo Dipartimento troppo vicino al Presidente del Consiglio o da un Capo del Corpo troppo vicino al Ministro, sta di fatto che il Senatore Nitto Palma quando era nei Vigili del Fuoco era "spento"!

Dal suo ufficio si udiva il suono della musica classica e mai il rumore delle sirene dei Pompieri.

Meglio, meglio per questo Governo che il Senatore abbia trovato il suo spazio e la sua identità, (depenalizzazione dei reati, stop alle intercettazioni telefoniche ecc) in fondo con noi di USB era stato sincero e ad un nostro delegato a Torino (Capo Dipartimento Pecoraro e Direttore Regionale Ferraro presenti) ad una sollecitazione dell'allora RdB, l'Onorevole rispose "spero di non rimanere 5 anni a fare il Sottosegretario ai Vigili del Fuoco"!

Una risposta tanto sincera quanto serafica, tanto da lasciar basito persino un uomo di stato come il Prefetto Pecoraro.

In quasi tre anni di mandato il Senatore Nitto Palma, lo ricordiamo a qualche inaugurazione-cerimonia, (quelle che piacciono tanto al Capo del Corpo), per aver risposto (sempre ad una sollecitazione della RdB), che il P180 (il Piaggio bimotore di rappresentanza, che questa manovra finanziaria con l'art.18 mette definitivamente a riposo), grazie ai voli di rappresentanza fatti dai vertici del Corpo, fa le necessarie ore di volo per mantenere l'abilitazione degli stessi piloti…

Vorremmo solo ricordare che il bellissimo mezzo da cerimonie costa-va alla collettività 10 mila euro l'ora ed un milione e duecento mila euro di leasing l’anno!

Vorremmo ricordare con piacere l'interessamento dello stesso per il riconoscimento del lavoro usurante o per l'amianto alla categoria o per la graduatoria dei precari o per i 30 milioni di euro che non abbiamo ancora percepito sul rinnovo del contratto, ma perché no per i necessari passaggi per modificare quella norma introdotta qualche finanziaria fa che tagliava le risorse all'Opera Nazionale di Assistenza del 50%.

Bene, bei ricordi ma non possiamo vivere nel passato, pensiamo al futuro.

Cambiato il Sottosegretario finirà anche il balletto dei Dirigenti del Corpo.

Ci hanno sempre risposto che era il Senatore Francesco Nitto Palma che voleva questa stravagante mobilità dei Dirigenti estesa poi in parte anche a qualcuno della carriera prefettizia…. (non a tutte!).

Bene, vorremmo chiudere questo breve comunicato ricordando che dalla terza settimana di Luglio il Corpo Nazionale è senza un Sottosegretario di riferimento, va be’ non dovremmo neppure accorgercene ma ..... è un dato politico e non altro.
per USB P.I. Vigili del Fuoco Nazionale
Vladimiro Alpa

martedì 9 agosto 2011

Soccorso acquatico in superficie: l' era dei nuovi super eroi


Leggendo la bozza della circolare n° 3898 S 116/3 riguardante il soccorso acquatico di superficie, ci viene in mente un recentissimo film della Marvel “Captain America“.
Il Corpo Nazionale, a breve, sara’ affiancato da questa orda di super soccorritori in grado di intervenire in qualsiasi scenario dove si rischia di bagnarsi a cavallo dei propri mezzi per portare soccorso ai poveri cittadini bisognosi.
Spero si sia capito che quanto scritto in precedenza era solo un mezzo scherzoso ed ironico di cominciare un serio discorso riguardante la bozza della circolare in questione e non una presa in giro per coloro che si sono impegnati e sacrificati, meritando il massimo del rispetto, per portare avanti il progetto che potrebbe portare del bene al Corpo Nazionale .
Se una persona estranea al Corpo Nazionale leggesse la circolare, rimarrebbe sicuramente affascinata ed entusiasta del bel progetto, elaborato fin nei minimi dettagli per i contenuti, i programmi formativii, addestrativi ed organizzativi, ma……. ebbene si c’e’ un ma, perche’ quando a leggere questa proposta sono persone che oramai da 15/20 anni e piu’ fanno parte di questa Amministrazione, infinite perplessita’ e domande sorgono spontanee.
Considerando che la formazione e’ oramai da anni oggetto raro e prossimo all’estinzione completa in quanto non si riesce piu’ da molto tempo a poter formare nuovo personale atto alle esigenze primarie del Corpo Nazionale (CS, CR, autisti, anfibisti, nbcr, ecc…) ma soprattutto non si riesce ad effettuare i mantenimenti obbligatori per la conferma dei brevetti, imposti dall’Amministrazione, per l’ ormai cronico motivo “non ci sono i fondi“, mi si pone subito la domanda; se non riusciamo a conservare cio’ che gia’ abbiamo,  come possiamo pensare di aprire ulteriori rubinetti sapendo gia’ di non disporre dei serbatoi per poterli alimentare?
O esistono risorse solo per alcuni settori rispetto alle esigenze ordinarie del resto del personale?
Si parla di prova selettiva di ammissione al corso; proposta ottimale per poter avere personale di partenza gia’ con una buona preparazione.
Ma coloro che decidessero di partecipare alla selezione, che leggendo la circolare sembra sia abbastanza impegnativa, dovrebbero essere messi in condizione di potersi preparare in maniera ottimale in quanto si parla di ammissione in base ai tempi delle varie prove, come si dovrebbero porre rispetto all’Amministrazione: essere retribuiti per il tempo prestato, le solite ore a recupero o cosa molto piu’ reale la buona volonta’ del personale che sacrifichera’ di nuovo il proprio temo libero per effettuare cio’ che l’Amministrazione non sa risolvere.
E dopo; si effettuano due o cinque settimane di corso (gia’ questo comporta una rimessa economica in quanto i vari incentivi del contratto sono elargiti in base alla presenza) e ci rendiamo conto come questo progetto che dovrebbe formare personale altamente specializzato ritorna a far parte di quelle attivita’ abbandonate di nuovo a se stesse o alla buona volonta’ delle persone (vedere circolare di Pini sul personale SA, dove si sprona il personale al mantenimento della cosidetta’ “professionalita’, senza nessun aggravio sulle risorse dell’Amministrazione che non ci sono).
Altra cosa che ci deve far riflettere sono i requisiti che deve avere il personale per poter accedere alle selezioni ad eventualmente al corso.
Considerando che ATP e TPSS dovrebbero far parte del pacchetto formativo di tutto il personale , appare evidente che il requisito fondamentale risulti l’abilitazione SAF FLUVIALE (e nemmeno quello perche’ deve essere integrato dal brevetto salvamento a nuoto che non e’ obbligatorio per i corsi fluviali in quanto e’ richiesto il saper nuotare).
La riflessione che ne consegue e’ abbastanza ovvia: il bacino di utenza per questo corso e’ sicuramente ristretto ad un numero limitato di operatori che gia’ operano nello stesso settore da tempi antecedenti al progetto SA e che secondo la circolare del soccorso acquatico sono abilitati ad eseguire interventi riguardanti il rischio acquatico in mancanza di personale SA. Questo fatto porterebbe al non aumento totale degli operatori abilitati in quanto, come gia’ detto si va a pescare sempre nel solito secchio .
Fatta questa premessa prima di imbarcarsi in questo progetto siamo sicuri che il personale (la cui eta’ media si e’ alzata in maniera esponenziale) sia disposto a continuare a sacrificarsi “ a costo zero “ per perseguire gli obbiettivi di una Amministrazione che ha decine di cantieri aperti (sale operative SO115 , Italia in 20 minuti, Tas, informatizzazione, progetti videoconferenze, NBCR, SAF2B, ecc….) e che mai chiudera’; fa tagli nei settori nevralgici del Corpo Nazionale (nuclei elicotteri, sommozzatori, automezzi di soccorso  caricamenti, carburanti ecc… ); non paga le varie spettanze al personale ma continua a chiedere sacrifici?
In ogni famiglia quando si devono fare i conti per arrivare a fine mese si cerca di mantenere quelle cose fondamentali di cui gia’ si dispone cercando di ottimizzare le altre dando delle priorita’  In questa gestione purtroppo necessita a volte fare dei sacrifici in attesa di tempi migliori.
Appare evidente che un progetto di tale portata necessita di risorse (Soldi) e tempi (anni) di attuazione che probabilmente in questo momento sono ben al di sopra di cio’ che l’ Amministrazione possa garantire.
Tutte queste parole non devono essere prese come una critica o un voler boicottare questo progetto e tutti gli altri che l’Amministrazione sta proponendo, ma motivo di riflessione per far si che le esigue risorse possano essere impegnate in maniera costruttiva magari anche rivedendo certi protocolli che permetterebbero di snellire certe procedure e quindi risparmiare tempo e risorse per raggiungere gli obbiettivi prefissati