Coordinamento provinciale usb vigili del fuoco Padova

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martedì 30 giugno 2015

MOBILITÀ FORZATA DEL PERSONALE SATI

A: Direzione Centrale per le Risorse Umane
Dott. Marilisa MAGNO


Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
Dott. Darco
PELLOS





OGGETTO: MOBILITÀ FORZATA DEL PERSONALE SATI




La Scrivente Organizzazione Sindacale, con la presente intende sottoporre all'attenzione del Superiore Dipartimento la disposizione di servizio n°7 del 29 giugno 2015 della Direzione Interregionale Veneto e T.A.A. (che si allega in copia).

Più precisamente si fa riferimento alla movimentazione d'ufficio di 4 operatori professionali dal Comando di Padova alla Direzione Interregionale Veneto e T.A.A. che non condividiamo in quanto penalizza oltremodo sia i lavoratori sia l’organizzazione del lavoro del Comando Provinciale di Padova.

Non condividiamo i metodi coatti che hanno portato a questo disagio per i lavoratori che, oltre a cambiare continuamente mansioni all'interno del Comando, si vedono ora trasferiti ad altra sede senza considerare minimamente l'aspetto umano e familiare, infatti non si è chiesto ai diretti interessati un parere in merito, regola basilare e principio fondamentale imprescindibile.

Chiediamo con la presente un Vostro Autorevole intervento che disponga l'annullamento della disposizione di servizio summenzionata, in caso contrario la Scrivente Organizzazione Sindacale sosterrà i lavoratori colpiti da questa forzatura.

sabato 27 giugno 2015

A.A.A. DIRETTORE CERCANSI

ORGANIZZAZIONE SINDACALE ACCREDITATA, NON “FIRMAIOLA”, CON PROFONDA

CONOSCENZA E RISPETTO DEL DIRITTO E DEL DOVERE DEI LAVORATORI, ACCESA SOSTENITRICE DEL C.C.N.L. CERCA DIRIGENTE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER USO CONTRATTUALE.


 
Padova – venerdì, 26 giugno 2015
Lavoratori,
ci rivolgiamo a voi perché siete gli unici che possono aiutarci a far capire ai nostri manager IL POTERE DEL CCNL, visto che i nostri dirigenti hanno un uso “personale” del diritto e del dovere.
Malgrado “questi” gestiscano un bene pubblico, gli interessi sembrano assomigliare sempre più a gestori privati! Tutto naturalmente cambia se parliamo di qualche bella parata, stile vecchio regime, oppure di qualche bel convegno con ospiti politici, lì l' anima del “comandante o del direttore” è ben che ritrovata.
Quando si parla di soccorso e organizzazione del lavoro o salvaguardia del territorio, gli stessi “manager” (tali sono per normativa contrattuale che per compensi economici), non sono mai “reperibili” e giocano allo scarica barile.
Se si chiudono le sedi, si trasferiscono i lavoratori, si obbligano gli stessi a rientri in servizio a recupero ore, quando non si rispetta il recupero psicofisico del personale, non si ha cura della gestione pubblica, ecc... a loro non interessa essere dirigenti e quindi prendersi le “loro” responsabilità...
Oa il fatto accaduto è esemplare: USB ha necessità di risolvere una serie di problemi dei lavoratori a causa di imposizioni dei dirigenti locali e per farlo ha bisogno di chiarimenti da parte del direttore regionale soprattutto per uniformare il servizio dei VV.F. in tutta la regione.
Vorremmo, anzi sarebbe auspicabile, incontrare il dirigente direttamente investito dal problema che ha determinato l' interesse del Sindacato, ma visto che di solito chi determina un problema è il primo a non ammetterlo allora dobbiamo ricorrere ad un istituto contrattuale che determina i gradi di intervento, dal più basso al più alto.
Interveniamo con il dirigente di “periferia”, poi con quello generale “periferico” ed infine con il “centrale” e se serve bisogna arrivare fino al ministero “centralissimo”.
Certo è che se il sistema funzionasse correttamente basterebbe semplicemente ricorrere all' utilizzo del primo scalino (il più piccolo ma anche il più diretto), ma come vi abbiamo più volte detto il sistema NON FUNZIONA.
Possiamo fare un patto tra noi Sindacato e Voi Lavoratori: Noi cerchiamo la strada ma se tutto si chiude NOI TUTTI (Sindacato e Lavoratori) andiamo dal “centralissimo” così vediamo di risolvere il problema. (missioni docet !)
In allegato la nota di risposta alle nostre richieste da parte della direzione veneto la quale afferma che “il ruolo del Direttore Regionale, previsto dall' attuale ordinamento, non si sovrappone alle strutture provinciali che vedono il Comandante quale responsabile delle problematiche che attengono ai singoli Comandi”.
Probabilmente qualcuno ignora l' articolo 3-bis apportato con le modifiche al decreto del Presidente della Repubblica del 23 dicembre 2002, n. 314. ( DPR 159/2012)
«Art. 3-bis. (Funzioni e compiti dei direttori regionali e interregionali). - 1. Fermi restando i compiti di organizzazione, indirizzo, coordinamento e controllo del Dipartimento e le competenze dei comandanti provinciali, i direttori regionali e interregionali, pianificano, coordinano e controllano, in posizione di sovraordinazione, le attivita' dei comandi provinciali e ne attuano il raccordo con il Dipartimento.

per USB Vigili del Fuoco Regionale
Enrico Marchetto

domenica 21 giugno 2015

LETTERA APERTA

Presidente della Regione Veneto
on. Luca ZAIA


A tutti i Consiglieri della X Legislatura del Consiglio Regionale del Veneto

Assessorato Regionale Protezione Civile del Veneto

Prefetto di Padova
Dott. Patrizia IMPRESA

Presidente Provincia di Padova
Sig. Enoch SORANZO


Consigliere Delegato Protezione Civile Provincia di Padova
Sig. Elisa VENTURINI


Sindaco del Comune di Cittadella
Sig. Giuseppe PAN


Sindaco del Comune di Campo San Martino
Sig. Paolo TONIN


Sindaco del Comune di Campodoro
Sig. Massimo RAMINA


Sindaco del Comune di Camposampiero
Sig. Katia MACCARRONE

Sindaco del Comune di Carmignano di Brenta
Sig. Alessandro BOLIS


Sindaco del Comune di Fontaniva
Sig. Lorenzo PIOTTO

Sindaco del Comune di Galleria Veneta
Sig. Stefano BONALDO


Sindaco del Comune di Gazzo Padovano
Sig.ra Loredana PIANAZZOLA

Sindaco del Comune di Grantorto
Sig.Luciano GAVIN
  

Sindaco del Comune di Loreggia
Sig. Fabio BUI

Sindaco del Comune di Massanzago
Sig. Stefano SCATTOLIN


Sindaco del Comune di Piazzola sul Brenta
Sig. Enrico Alfonso Michele ZIN


Sindaco del Comune di Piombino Dese
Sig. Pierluigi CAGNIN


Sindaco del Comune di San Giorgio delle Pertiche
Sig. Piergiorgio PREVEDELLO


Sindaco del Comune di San Giorgio in Bosco
Sig. Renato MIATELLO

Sindaco del Comune di Santa Giustina in Colle
Sig. Paolo GALLO


Sindaco del Comune di San Martino di Lupari
Sig. Gerry BORATTO

Sindaco del Comune di San Pietro in Gù
Sig.ra Gabriella BASSI


Sindaco del Comune di Tombolo
Sig. Cristian ANDRETTA


Sindaco del Comune di Trebaseleghe
Sig. Lorenzo ZANON

Sindaco del Comune di Villa del Conte
Sig. Renzo NODARI


OGGETTO: LETTERA APERTA

Egregi,

Ormai da diversi anni Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è colpito da pesanti tagli che hanno quasi azzerato il budget che il Ministero dell' Interno assegna al Dipartimento dei Vigili del Fuoco.
Come Organizzazione Sindacale di categoria assistiamo ogni giorno che passa allo svilimento del soccorso tecnico urgente attraverso il depotenziamento degli organici e un invecchiamento del parco mezzi senza possibilità di rimpiazzo.
Ultimamente con il riordino del Corpo Nazionale e con la consequenziale riduzione dei centri di spesa sul territorio nazionale l' amministrazione, assieme alle solite OO.SS. compiacenti, ha pianificato una drastica ed inarrestabile riduzione degli organici , con la conseguente chiusura di distaccamenti sul territorio nazionale e bloccato qualsiasi acquisto dei singoli comandi. Si pensi che risulta difficoltoso anche il solo approvigionamento di carburante, una piccola riparazione o pagare gli affitti delle sedi che, almeno 10 in regione, risultano morose e obbligate a trovarsi nuova sistemazione.

Alcuni giorni fa il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Padova ha provveduto a chiudere temporaneamente la sede distaccata di Cittadella prevedendo nei prossimi giorni ulteriori chiusure, fatto grave ed evitabile.
Con la presente la Scrivente Organizzazione Sindacale dei lavoratori VV.F. rappresentativa a livello nazionale e unica a non sottoscrivere il progetto di riordino e la riduzione dei centri di spesa, chiede un interessamento da parte delle SS.VV., nel miglioramento del termine sicurezza del cittadino, che di fronte a chiusure di presidi VF (Cavarzere a livello definitivo, Cittadella saltuariamente, altre in programma) vede di fatto allungarsi i tempi di intervento che come sappiamo sono fondamentali.

La tempestività di arrivo sul posto in un incidente stradale o un soccorso in acqua è fondamentale e determina la diminuzione di perdite di vite umane, oppure arrivare 20-30 minuti dopo in un principio di incendio appartamento significa non garantire una rapida messa in sicurezza dei luoghi e una estinzione veloce con un incremento di danni alle cose e persone; pensate a cosa sarebbe successo recentemente durante l' incendio di fabbrica a Cittadella dove la prima squadra intervenuta ha circoscritto l' incendio limitando e di molto i danni proprio perché proveniva dalla sede che venerdi scorso era chiusa.

La Nostra preoccupante analisi comunque è riferita ad un processo attuale che comunque, nella migliore delle ipotesi, ci pone nella condizione di dover sempre valutare quale azione poter e dover compiere in caso si sovrapposizione di richieste “gravi e legittime”. 

Assistiamo inoltre ad impieghi di personale in compiti non propriamente di competenza (ordine pubblico, assistenza ad altri enti ecc) che vanno ulteriormente a diminuire la risposta in caso di soccorsi. Nella nottata di chiusura della sede di Cittadella e con tutto il dispositivo di soccorso provinciale sottonumero si è comunque disposto l' invio di personale in servizio a supporto della polizia stradale in servizi programmati e sicuramente non correlati al soccorso dei Vigili del Fuoco.

Siamo a chiederVi con la presente un incontro dove la nostra rappresentanza potrà portarVi a conoscenza di maggiori dettagli sulla situazione del soccorso tecnico urgente in regione e a proporre sinergie con il sistema di Protezione Civile e la collaborazione con tutti gli Enti in indirizzo.
 
per USB Vigili del Fuoco Regionale
Enrico Marchetto

venerdì 19 giugno 2015

CITTADELLA E L' ALTA PADOVANA SENZA VIGILI DEL FUOCO

COMUNICATO STAMPA

USB Vigili del Fuoco denuncia la grave crisi che sta attraversando il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e più in generale il soccorso tecnico urgente alla popolazione.

A causa di continui tagli, poca considerazione da parte del governo, sommati ad una pressapochezza imbarazzante dei dirigenti del Comando di Padova e della Direzione Veneto si è arrivati addirittura a CHIUDERE UNA SEDE PERMANENTE!!! Questa notte infatti non sarà operativo il distaccamento di Cittadella e quindi non verrà garantita l' urgenza e l' immediatezza dei soccorsi per una vasta area della provincia di Padova.

Chiediamo un intervento del Sindaco di Cittadella e dei Comuni limitrofi, del Prefetto di Padova, del Presidente della Regione Zaia, di tutta la componente politica regionale oltre ai vertici della Protezione Civile provinciale in quanto questa situazione DEVE essere sanata.

Di questo passo e con i chiari di luna che si prospettano la prossima sede sarà Abano Terme e tutta l' area termale oppure Piove di Sacco e la zona della Saccisica....

mercoledì 17 giugno 2015

ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI SOCCORSO TECNICO URGENTE

A: Comando Provinciale VVF Padova
Arch. Mauro LUONGO




OGGETTO: ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI SOCCORSO TECNICO URGENTE




In riferimento alla riunione richiesta dalla nostra Organizzazione Sindacale svolta il 16 aprile c.a. si chiede a quali conclusioni sia giunto codesto comando in merito a nostre segnalazioni di squadre ridotte, impiego del personale del distaccamento volontario del camposampierese in aggiunta al personale permanente in servizio e fuori competenza territoriale.

Dalla riunione è stato verbalizzato che è stato costituito apposito gruppo di lavoro con i funzionari responsabili, capi turno e capi distaccamento, al fine di proporre soluzioni organizzative in caso di criticità improvvisa e non programmata degli organici.


Purtroppo in oltre due mesi il comando non ha ancora aggiornato le Organizzazioni Sindacali sugli esiti del gruppo di lavoro e sull' organizzazione del soccorso in provincia che, con il recente riordino, ha stabilito le nuove piante organiche. Non si comprende il perché le sedi distaccate e la sede centrale operino ormai quotidianamente e in modo programmatico sotto i numeri minimi stabiliti, lo comprovano i fogli di servizio provinciali.

Si chiede quindi quali indicazioni vengono date ai responsabili del soccorso (sempre se vengono date), in merito al rispetto della composizione minima e all' impiego più disparato del distaccamento volontario del camposampierese, in quanto vanno in conflitto con norme definite a livello nazionale e mai discusse a livello locale.


Non condividiamo infine alcune scelte del comando che vanno ad influire negativamente sul dispositivo di soccorso (missioni per expo, segreteria corsi, personale permanente e volontario in servizio giornaliero, impiego di squadre in servizi di ordine pubblico e/o “assistenza generica”).


In assenza di riscontro alla presente, la stessa vale anche come richiesta di incontro.


 
per il Coordinamento USB VVF VENETO
Andrea Corsini               

lunedì 15 giugno 2015

RELAZIONI SINDACALI

A: Direzione Interregionale VVF Veneto e T.A.A.
Ing. Fabio DATTILO

Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott. Darko
PELLOS





Oggetto: RELAZIONI SINDACALI (Vs. Risposta prot. 8918 del 12/06/2015)


In riferimento Vs. risposta del 12 giugno u.s. spiace constatare che il consueto intento di rendere trasparente il confronto tra le parti (come ribadito dalla S.V.in calce), anche questa volta non ha portato alla risoluzione dei quesiti da noi esposti; anche questa volta si tenta di delegittimare l' Organizzazione Sindacale che, ricordiamo, è un reato perseguibile per legge. Rispondere è un dovere e rispondere con cognizione di causa, senza aggirare la domanda, è un segno di correttezza e onestà. La pubblica amministrazione non può permettersi di essere imprecisa dando adito al sospetto e alla interpretazione.

Riformuliamo meglio le domande visto che probabilmente la lingua italiana è privilegio di molti ma non di tutti, auspicando risposte chiare ed esaustive.

In riferimento alla necessità di garantire agli operatori del soccorso la fruizione del pasto e una riserva idrica necessaria al fabbisogno oltre che ad integratori salini, la Scrivente nel merito ha chiesto una nota regionale esplicativa e uniformante il servizio (rif. Prot. 1480 dell' ufficio sanitario del dipartimento del 5/05/2008 a firma dott. Sbardella).

Paradossale risulta la Vs risposta in merito all’ organizzazione del dispositivo di soccorso in occasione del “Giro d’ Italia” dove si fa riferimento art. 12 comma 1 della legge 13/5/1961 n. 469 (Ordinamento dei servizi antincendi e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e stato giuridico e trattamento economico del personale dei sottufficiali, vigili scelti e vigili del Corpo nazionale dei vigili del fuoco) legge già superata da diverse altre normative e circolari.
Si chiedeva semplicemente per quale motivo si obbligava il personale a rinunciare alle ferie e riposi compensativi, quando il citato art. 26 comma 2 del DPR 64/12 chiarisce che il richiamo deve essere a titolo volontario. Inoltre a fronte di una “emergenza dichiarata dal comando di Vicenza” non si garantivano le ore di straordinario per soccorso e la possibilità di trasporto dei dispositivi di protezione individuale al personale obbligato al rientro in servizio.
Per quanto riguarda la mobilità di personale SATI dal comando di Padova alla Direzione Veneto non si capisce per quale motivo sia stato nuovamente inoltrato il verbale del 27 aprile scorso che USB non ha firmato, invece di prendere seriamente in considerazione la possibilità di trasferimento temporaneo di detto personale. USB non ha condiviso e firmato la riduzione dei centri di spesa proposta dall’ amministrazione e per questo motivo USB regionale Veneto non ritiene di dover firmare un provvedimento che vede il personale amministrativo trasferito d’ ufficio e senza una logica funzionale.
Per questo motivo riteniamo utile tutelare i colleghi adottando un provvedimento di trasferimento temporaneo per esigenze di servizio, evitando la migrazione a Venezia nel caso ormai concreto di un cambio di sede.
Da detto verbale inoltre non compare la figura C.A.C. , già trasferita con ordine del giorno dal comando di Padova alla direzione Veneto senza interessare minimamente la nostra Organizzazione Sindacale.
Infine in merito all’ organizzazione del servizio di elisoccorso nella regione e contrariamente a quanto da voi affermato, ci risulta che l’ operatività del suddetto nucleo è cambiata e che l' inizio del turno di servizio sia stato posticipato.
In attesa di più esaustive risposte si porgono i saluti di rito.


per il Coordinamento Regionale USB VVF Veneto
Enrico Marchetto                        

giovedì 11 giugno 2015

SERVIZIO DI ELISOCCORSO IN VENETO

A: Direzione Interregionale Vigili del Fuoco Veneto e T.A.A
Ing. Fabio DATTILO

Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott. Darko
PELLOS




OGGETTO: SERVIZIO DI ELISOCCORSO IN VENETO



Con la presente la scrivente Organizzazione Sindacale chiede di essere aggiornata sulla situazione di operatività del servizio di elisoccorso presso il nucleo di Venezia, in quanto ci vengono segnalate disparità di trattamento per il personale elisoccorritore.
Si chiedono quindi atti ufficiali dove venga formalizzato l 'organizzazione del servizio di detti operatori, in quanto ci risulta essere differente e più penalizzante rispetto ad altre regioni e soprattutto non discusso con le Organizzazioni Sindacali.

Infine si sollecita la necessità di un sistema di corrette relazioni sindacali come recentemente ribadito dal Superiore Dipartimento, che però a quanto ci risulta non ancora recepito dalla direzione interregionale Veneto e T.A.A. (ns. prot. 24 del 12 maggio u.s. , ns. prot. 25 del 20 maggio u.s. e ns. prot. 26 del 3 giugno u.s.)
In attesa di celere riscontro si porgono i saluti di rito. 

per il Coordinamento Regionale USB VVF Veneto
Enrico Marchetto                       

RECUPERO PSICOFISICO DEL PERSONALE

A: Comando Provinciale VVF Padova
Arch. Mauro LUONGO



OGGETTO: RECUPERO PSICOFISICO DEL PERSONALE


Come più volte segnalato dalla scrivente Organizzazione Sindacale, si continua a non rispettare il periodo di recupero psicofisico del personale che, ricordiamo, non è una facoltà ma un obbligo.

Fogli di servizio provinciali, ordini del giorno e disposizioni di servizio, testimoniano che parte del personale venga comandato in servizio extra orario di lavoro, smontante dal turno; più precisamente si fa riferimento ad operatori che smontano dal servizio notturno e vengono inviati in missione (ultimi esempi EXPO 2015 e refresh CS a Venezia), personale corsista a servizio giornaliero che di sera svolge servizio di vigilanza, personale smontante dal turno ordinario che viene impiegato in servizi di prevenzione ecc.

Considerato che la Scrivente ha più volte segnalato queste situazioni, si chiede che vengano ripristinate le condizioni lavorative previste dal contratto nazionale di lavoro e soprattutto far cessare le iniziative di alcuni avallate dal comando che potrebbero compromettere l' operatività del personale stesso.

La presente come diffida a non proseguire.

In attesa di urgente riscontro si inviano i saluti di rito

mercoledì 3 giugno 2015

TRASFERIMENTO TEMPORANEO

A: Direzione Interregionale Veneto e T.A.A.
Ing. Fabio DATTILO





OGGETTO: TRASFERIMENTO TEMPORANEO


In riferimento alla mobilità di forzata di 4 lavoratori del settore SATI dal comando provinciale di Padova alla direzione interregionale e ad integrazione del verbale del 27 aprile u.s., come riferito per le vie brevi si chiede che suddetto personale sia trasferito temporaneamente per esigenze di servizio e che resti in organico al comando di Padova.

In tal modo si garantirebbe il ritorno presso il comando di Padova nel caso in cui la direzione venga spostata a Venezia.

Certi di un cenno positivo in tal senso, si porgono i saluti di rito.

Per il Coordinamento Regionale USB VVF VENETO

Enrico Marchetto