Coordinamento provinciale usb vigili del fuoco Padova

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martedì 28 giugno 2016

ESERCITAZIONE A PADOVA


PROVE DI SALVATAGGIO E PRIMO SOCCORSO DELLA PROTEZIONE CIVILE A SEGUITO AMMARAGGIO VEIVOLO IN VALLE MILLECAMPI IN COMUNE DI CODEVIGO (PD)


Padova – lunedì, 27 giugno 2016

COMUNICATO STAMPA



Apprendiamo dalle testate gionalistiche l’iniziativa svoltasi il 25 giugno nella nostra regione e di cui come corpo nazionale dei vigili del fuoco non possiamo che plaudire quando il volontariato diventa protagonista nelle attività di tutela e salvaguardia delle vite umane.
Quello che invece ci appare strano e come USB, organizzazzione sindacale del corpo nazionale VV.F. è che, una esercitazione prescinda dal coinvolgimento di chi giornalemente è preposto al soccorso tecnico urgente ed alle attività di protezione civile.
Il servizio di soccorso pubblico, di prevenzione, previsione su tutto il territorio nazionale, nonché lo svolgimento delle altre attività assegnate al Corpo nazionale come il servizio nazionale di “Protezione Civile”, è reso effettivo con la legge 24 febbraio 1992, n. 225, che colloca a capo di tutte le attività strettamente connesse alla salvaguardia dell’incolumità pubblica proprio i VV.F.
Allora ci chiediamo? In caso di una effettiva emergenza qual è l’asse, il cardine centrale su cui poi devono ruotare le attività di supporto sulla nostra regione quale il volontariato di protezione civile?
La USB, ritiene che l’Italia ha bisogno di un sistema di Protezione civile collaudato e ben radicato sul territorio, un sistema gestito dai professionisti del soccorso, che deve coordinare tutte le componenti intervenute sul luogo di intervento nella prima fase del soccorso anche al fine di evitare sovrapposizione o caos nelle attività di soccorso come spesso nel passato è avvenuto.
Per questo, con tutto il nostro plauso, a chi a livello terriotoriale si impegna nelle attività di protezione civile, ci chiediamo perchè il corpo nazionale, che ripetiamo, è in prima linea senza ombra di smentita nel soccorso alla popolazione non è stato nemmeno interpellato? Anche per seguire ed avere contezza di eventuale forze in campo in caso di emergenze varie? Oggi la ricerca, lo sviluppo, i tempi di soccorso, la qualità della salvaguardia sono valori fondamentali per i vigili del fuoco che devono ritornare ad essere patrimonio dello stato per poi essere dominio del cittadino e di chi opera in questo campo e non considerati un ente a se’ stante!!! Quindi è normale conseguenza ipotizzare che una simbiosi tra professionisti e volontari debba essere auspicabile se l’obiettivo è la salvaguardia delle vite umane.
Quindi ci rivolgiamo alla politica della nostra regione, all’ufficio territoriale di governo nell’intento di apertura di un dialogo che possa esaminare quanto da noi fatto rilevare, nell’auspicio che quando il corpo nazionale è chiamato al soccorso tecnico urgente o emergenze ha contezza di cosa gravita in questo territorio. E quando le autorità lo riterranno utile, la USB vuole invitarvi ad una serie di confronti ed iniziative che hanno come centro l’analisi dell’attuale sistema di protezione civile.



per USB Vigili del Fuoco Provinciale
Enrico Marchetto

martedì 14 giugno 2016

SITUAZIONE OPERATIVA DEI VIGILI DEL FUOCO IN VENETO


prima e seconda partenza Padova sede centrale
 
 
 
Padova -
E' diventata ormai insostenibile la situazione venutasi a creare in diversi comandi del Veneto: sedi distaccate che se non chiudono per sopperire alle carenze, vanno di rinforzo alle sedi centrali per mancanza di personale.
Distaccamenti sul territorio che operano con 3-4 unità (anche impiegando due mezzi) in forma continuativa mettendo a repentaglio la sicurezza degli operatori e la buona riuscita dell' intervento. Alcuni esempi sono Cavarzere, Castelfranco, Vittorio Veneto, Bardolino e le sedi centrali che risultano quasi sempre sotto i minimi. Minimi operativi ridotti al lumicino con quasi la totalità delle sedi centrali che lavorano solo con una squadra d' intervento completa.
Continui rinforzi ai comandi limitrofi sommati alle sopraccitate carenze fanno in modo che quotidianamente vengano lasciati senza copertura territoriale diverse zone della regione con il conseguente ritardo nei soccorsi.
Come Organizzazione Sindacale non riteniamo più sostenibile questa situazione, aggravata dal fatto che per tutti i comandi del veneto non sono previsti posti disponibili in entrata.
Altra nota dolente è la situazione degli automezzi di soccorso parcheggiati da mesi nelle varie officine della regione in attesa di fondi che non arrivano; decine e decine di mezzi con copertura assicurativa pagata che non possono venire impiegati..... allora che si fa? Si mettono di prima partenza vecchi eurocity e le lavatrici (canter).
Eppure la nostra Organizzazione Sindacale l' aveva paventato che con il riordino e la riduzione dei centri di spesa si sarebbe arrivati pian piano alla chiusura, anche di fronte ai soliti cantastorie che legati da decisioni nazionali non possono protestare in periferia.
Le responsabilità sono di una amministrazione (direttore veneto e comandanti provinciali) che non tengono conto della priorita' di garantire il soccorso, obbligando i lavoratori a far parte di squadre senza i presupposti minimi e facendo affidamento in caso di interventi rilevanti ai comandi vicini.
Allora chiediamo a te collega se ritieni ancora di fare affidamento a questi pseudo difensori dei lavoratori o aprire gli occhi e fare veramente qualcosa, oppure solo ed esclusivamente le solite chiacchere da cortile?
Conviene ancora al lavoratore seguire certi personaggetti che in combutta con l' amministrazione tolgono, giorno dopo giorno, dignità ai lavoratori VF?
USB Vigili del Fuoco Regionale

giovedì 9 giugno 2016

Ciao Giorgio....

CIAO GIORGIO ...


Padova


Ci ha lasciato prematuramente l' amico Giorgio Cecchetto.

Un saluto a chi ci ha lasciato come amico, come collega e a chi ha lottato sempre con grande coraggio.
Ci mancherai

Ciao Ceckxs

 










 

mercoledì 1 giugno 2016

TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO

Padova – martedì, 31 maggio 2016
A: Dirigente Provinciale Vigili del Fuoco PADOVA
Ing. Francesco NOTARO


Medico Competente Comando Padova
Dott. Giorgio MARCUZZO


Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Arch. Salvatore ESPOSITO


OGGETTO: TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO


Era il 6 agosto 2012 quando con nota prot. 9687 il dipartimento trasmetteva ai comandi d’ Italia la procedura operativa standard inerente gli interventi con presenza di amianto, elaborata da apposito gruppo di lavoro formato nel lontano 2007.
La nostra Organizzazione Sindacale con nota prot. 2 del 22 febbraio 2013 chiedeva a Codesto Comando l’ applicazione di tale POS.
Con odg n. 126 del 17 marzo 2016 si dava indicazione al personale sulle strategie da adottare organizzando incontri informativi atti ad illustrare detta procedura senza considerare aspetti importanti che, secondo la nostra Organizzazione Sindacale, riguardano la sicurezza e l’igiene nei luoghi di lavoro.
Più volte abbiamo rappresentato come nelle sedi distaccate non sia previsto un ritiro in loco dei DPI da inviare al servizio lavanderia e che il tutto sia demandato ai capi distaccamento incaricati del trasporto con vettura di servizio verso la centrale.
Negli anni alcune sedi si sono dotate di lavatrici domestiche dove poter autonomamente provvedere a lavare DPI per la maggior parte delle volte contaminati anche da altri agenti pericolosi.
Inoltre in diversi momenti abbiamo segnalato come in sede centrale è stato predisposto nel magazzino interrato il punto di raccolta degli indumenti da inviare in lavanderia assieme agli indumenti puliti.
Con la presente si chiede quindi di attivarsi per valutare diverse e più congrue modalità di consegna e ritiro dei DPI contaminati, prevedendo di dividere in diversi locali il materiale pulito da quello sporco , che la ditta che si occupa del ritiro serva tutte le sedi distaccate oltre che una continua sensibilizzazione e formazione a tutto il personale da parte dei preposti.
Questa nostra viene inviata anche al medico competente del Comando di Padova e al responsabile del servizio di prevenzione e protezione in quanto, anche a seguito di sopralluoghi in tutte le sedi, non è mai stato riscontrata l’ anomalia e il conseguente potenziale rischio per i lavoratori.
In assenza di provvedimenti urgenti la Scrivente segnalerà il tutto all’ autorità competente allegando documenti cartacei e fotografici della situazione.
per USB Vigili del Fuoco Provinciale
Enrico Marchetto