NOTA
A VERBALE INCONTRO DEL 15 LUGLIO 2015
ORGANIZZAZIONE
DEL DISPOSITIVO DI SOCCORSO
In
riferimento alla riunione di ieri, che la Scrivente Organizzazione
Sindacale ha abbandonato perché pesantemente offesa dal dirigente
locale, si intende chiarire ed integrare alcuni aspetti.
A
parte l’ uscita infelice del dirigente di Padova che consideriamo
dovuta al caldo, durante la riunione abbiamo espresso la nostra
posizione e le proposte per salvaguardare la sicurezza degli
operatori del soccorso garantendo i minimi operativi stabiliti.
Questa
Organizzazione non condivide la bozza inviata alle OO.SS. in quanto
non garantisce in primo luogo la sicurezza per gli operatori del
soccorso e non è adeguata ad una provincia come Padova. Per questo
motivo chiediamo che in primo luogo sia il dirigente che rappresenti
le difficoltà al Ministero, ma con atti concreti, non di certo i
lavoratori a dover rinunciare a corsi, riposi, ferie o peggio operare
in numero minore rispetto al minimo operativo.
USB
Vigili del Fuoco già ad aprile segnalava una situazione che non è
emergenziale o improvvisa ma è una regola, squadre ridotte e servizi
sotto i minimi operativi stabiliti, consentendo missioni,
partecipazione a corsi, passaggio a turno giornaliero di personale
operativo, ec
Il
fatto di permettere un dispositivo di soccorso ridotto, pone un
problema non solo in termini di risposta al cittadino, ma soprattutto
un problema di sicurezza dei lavoratori che si trovano in carenza di
unità ad affrontare interventi complessi come già accaduto. La
questione quindi è la tutela della incolumità del personale
operativo, della quale risponde direttamente il dirigente in qualità
di datore di lavoro anche se su questo ci farebbe piacere avere
anche un parere dall’ RSPP del comando.
Questa
logica al ribasso sul soccorso, noi della USB la rigettiamo, se i
numeri non ci sono si chiude e basta. Pensare il soccorso in questi
termini è pericoloso per tutti, sia per i vigili del fuoco che per i
cittadini. Continuare a garantire con sempre meno uomini la stessa
copertura sul territorio è folle, perché danneggia la qualità del
soccorso, perché mette in pericolo la vita dei lavoratori e in
ultimo impedisce ai cittadini e alla politica di prendere coscienza
dei problemi reali del nostro Corpo Nazionale. Illudere la comunità
su una qualità e tempestività di un servizio che non siamo più in
grado di offrire è fallimentare, la propaganda che fa l’
amministrazione nei confronti dei cittadini è solo una copertura
mediatica. Utilizzare la stessa propaganda bussando alle porte di
qualche dirigente generale sarebbe molto più produttivo.
Per
questi motivi USB ha delle proposte:
rientro
immediato del personale operativo a servizio giornaliero
(temporaneamente)
impiego
degli art. 134 nei turni di servizio (compatibilmente con la
patologia)
Impiego
dei VD nei turni di servizio
Evitare
missioni, sovrapposizioni di corsi e segreterie corsi svolti da
personale operativo
Possibilità
di cambio del salto turno con la volontà del lavoratore.
Rinnovo
richiesta ore di straordinario rappresentando le criticità emerse
per il Coordinamento Provinciale USB VVF Padova
Enrico Marchetto
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