... e chi dovrebbe rimediare cazzeggia
Padova –
lunedì, 20 luglio 2015
Era il
19 giugno quando con una decisione senza precedenti il comando di Padova
chiude temporaneamente il distaccamento di Cittadella.
Una
disposizione subito contestata da USB che fino alla fine credeva ad un
intervento della Direzione Veneto atto a garantire la piena operatività
di un distaccamento importante per la provincia.
USB ha
immediatamente organizzato un presidio e divulgato un comunicato stampa
che ha scosso l' opinione pubblica e la sedia di qualcuno...
A seguito
dello stato di agitazione proclamato dalla sola USB (chi ha visto o
sentito altri?), il coinvolgimento dei vertici del dipartimento e alla
conseguente iniziativa di sensibilizzazione dei vertici politici del
territorio, della protezione civile e i sindaci dell' alta Padovana, USB
ha iniziato un lavoro politico che scavalca la nostra amministrazione,
sorda e incapace di risolvere le problematiche e a focalizzare i
problemi.
Stiamo
interessando la politica locale per sensibilizzare sullo stato di
emergenza che versa il corpo nazionale, tartassato da tagli e gestito da
dirigenti profumatamente retribuiti che non dirigono, ma che riescono a
garantire il servizio solo grazie allo spirito di abnegazione dei
lavoratori tutti, lavoratori che ormai sono demoralizzati.
Di questa
incapacità a dirigere ne è dimostrazione lo stato attuale dove, anche
solo per riparare la gomma di un mezzo si attendono settimane e si resta
senza autogru in tutta la provincia. Paradossalmente se fosse stato
sostituito lo pneumatico si sarebbero risparmiati i costi di carburante
sostenuti dalla copertura territoriale di Treviso.
La
convocazione presso la Direzione Veneto per la procedura di
conciliazione ha evidenziato come sia il dirigente di Padova che il
Direttore Veneto(entrambi “imputati” nel caso Cittadella)hanno glissato
su diverse nostre domande , hanno addirittura riferito che non esistono
direttive che autorizzino straordinari per carenza personale...
(dimenticando per esempio le 700 ore per Bardolino (VR) e l' apertura
per un mese del distaccamento di Rosolina (RO) solo per citarne alcuni).
In fin
dei conti, per mantenere funzionale il distaccamento quella notte,
bastava il richiamo di sole due unità anche di altri turni, ma il
dirigente di Padova ha verbalizzato che oltre alla disponibilità
economica non c'era neppure quella del personale ?!?
Tra tutte queste inesattezze una sola certezza … nel futuro non si chiuderà nessun distaccamento !
WOW diremmo noi.
Nel
frattempo ci arriva la bozza e la convocazione al comando sulla
gestione del dispositivo di soccorso, bozza che vede scendere il
personale di Cittadella in servizio a due/tre unità e non si fa
riferimento alla gestione del distaccamento del Camposampierese.
Mercoledì
mattina partecipiamo alla riunione al comando dove per oltre due ore si
era convenuti tutti a mantenere le sedi distaccate a 5 unità come forza
minima, solo che alla fine abbiamo assistito ad un siparietto finale
del dirigente che colto da un “colpo di calore” ha offeso la nostra
Organizzazione Sindacale e a seguito del quale abbiamo abbandonato la
riunione per una questione di rispetto tra le parti.
Da
verbale divulgato il giorno seguente si evince uno stravolgimento delle
posizioni discusse, additando alla nostra Organizzazione la volontà di
non verbalizzare.
Addirittura
è stato messo per iscritto che USB ha abbandonato la riunione per
“divergenze sulla modalità di verbalizzazione” non corrisponde a
realtà, inoltre le altre OO.SS. unanimemente hanno espresso la volontà
di un tavolo di contrattazione separato.
Ottimo esempio di sindacato! Non avevamo dubbi sulla volontà di certi “zerbini” che hanno paura di essere “sputtanati”.
In
seguito abbiamo prodotto nota a verbale dove spieghiamo che in primo
luogo deve essere il dirigente a rappresentare le difficoltà al
Ministero, ma con atti concreti, non di certo i lavoratori a dover
rinunciare a corsi, riposi, ferie o peggio operare in numero minore
rispetto al minimo operativo.
USB
Vigili del Fuoco già ad aprile segnalava una situazione che non è
emergenziale o improvvisa ma è una regola, squadre ridotte e servizi
sotto i minimi operativi stabiliti, consentendo missioni, partecipazione
a corsi, passaggio a turno giornaliero di personale operativo, ecc.
Il fatto
di permettere un dispositivo di soccorso ridotto, pone un problema non
solo in termini di risposta al cittadino, ma soprattutto un problema di
sicurezza dei lavoratori che si trovano in carenza di unità ad
affrontare interventi complessi come già accaduto. La questione quindi è
la tutela della incolumità del personale operativo, della quale
risponde direttamente il dirigente in qualità di datore di lavoro anche
se su questo ci farebbe piacere avere un parere dall’ RSPP del comando.
Questa
logica al ribasso sul soccorso, noi della USB la rigettiamo, se i numeri
non ci sono si chiude e basta. Pensare il soccorso in questi termini è
pericoloso per tutti, sia per i vigili del fuoco che per i cittadini.
Continuare a garantire con sempre meno uomini la stessa copertura sul
territorio è folle, perché danneggia la qualità del soccorso, perché
mette in pericolo la vita dei lavoratori e in ultimo impedisce ai
cittadini e alla politica di prendere coscienza dei problemi reali del
nostro Corpo Nazionale. Illudere la comunità su una qualità e
tempestività di un servizio che non siamo più in grado di offrire è
fallimentare, la propaganda che fa l’ amministrazione nei confronti dei
cittadini è solo una copertura mediatica. Utilizzare la stessa
propaganda bussando alle porte di qualche dirigente generale sarebbe
molto più produttivo.
Per questi motivi USB ha delle proposte:
Rientro immediato del personale operativo a servizio giornaliero (temporaneamente)
Impiego degli art. 134 nei turni di servizio (compatibilmente con la patologia)
Impiego dei VD nei turni di servizio
Evitare missioni, sovrapposizioni di corsi e segreterie corsi svolti da personale operativo
Possibilità di cambio del salto turno con la volontà del lavoratore.
Rinnovo richiesta ore di straordinario rappresentando le criticità emerse
Nel
frattempo proseguono gli incontri politici e le iniziative di
sensibilizzazione volte a rendere il lavoro dei vigili del fuoco
migliore e allo stesso tempo aumentare la sicurezza ai cittadini.
Hai anche tu voglia di cambiare ? Contatta USB, il vero sindacato.
USB Vigili del Fuoco Provinciale
- Files allegati:
- USB-VV.F. Un fallimento annunciato ( 98 K, pdf, 20.07.15)
- USB-VV.F. nota a verbale 15 luglio 2015 ( 231 K, pdf, 20.07.15)
- USB-VV.F. VENETO - LETTERA APERTA ( 183 K, pdf, 20.07.15)
- USB-VV.F. Organizzazione del servizio di soccorso tecnico urgente 01 ( 101 K, pdf, 20.07.15)
- Nota prot. 9932 del 18 giugno ( 459 K, pdf, 20.07.15)