ORGANIZZAZIONE SINDACALE ACCREDITATA, NON “FIRMAIOLA”, CON PROFONDA
CONOSCENZA E RISPETTO DEL DIRITTO E DEL DOVERE DEI LAVORATORI, ACCESA SOSTENITRICE DEL C.C.N.L. CERCA DIRIGENTE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER USO CONTRATTUALE.
Padova – venerdì, 26 giugno 2015
Lavoratori,
ci rivolgiamo a voi perché siete gli unici che possono aiutarci a far capire ai nostri manager IL POTERE DEL CCNL, visto che i nostri dirigenti hanno un uso “personale” del diritto e del dovere.
Malgrado “questi” gestiscano un bene pubblico, gli interessi sembrano
assomigliare sempre più a gestori privati! Tutto naturalmente cambia se
parliamo di qualche bella parata, stile vecchio regime, oppure di
qualche bel convegno con ospiti politici, lì l' anima del “comandante o
del direttore” è ben che ritrovata.
Quando
si parla di soccorso e organizzazione del lavoro o salvaguardia del
territorio, gli stessi “manager” (tali sono per normativa contrattuale
che per compensi economici), non sono mai “reperibili” e giocano allo
scarica barile.
Se si chiudono le sedi, si trasferiscono i lavoratori, si obbligano gli
stessi a rientri in servizio a recupero ore, quando non si rispetta il
recupero psicofisico del personale, non si ha cura della gestione
pubblica, ecc... a loro non interessa essere dirigenti e quindi
prendersi le “loro” responsabilità...
Oa il fatto accaduto è esemplare: USB ha necessità di risolvere una
serie di problemi dei lavoratori a causa di imposizioni dei dirigenti
locali e per farlo ha bisogno di chiarimenti da parte del direttore
regionale soprattutto per uniformare il servizio dei VV.F. in tutta la
regione.
Vorremmo, anzi sarebbe auspicabile, incontrare il dirigente
direttamente investito dal problema che ha determinato l' interesse del
Sindacato, ma visto che di solito chi determina un problema è il primo a
non ammetterlo allora dobbiamo ricorrere ad un istituto contrattuale
che determina i gradi di intervento, dal più basso al più alto.
Interveniamo con il dirigente di “periferia”, poi con quello generale
“periferico” ed infine con il “centrale” e se serve bisogna arrivare
fino al ministero “centralissimo”.
Certo
è che se il sistema funzionasse correttamente basterebbe semplicemente
ricorrere all' utilizzo del primo scalino (il più piccolo ma anche il
più diretto), ma come vi abbiamo più volte detto il sistema NON FUNZIONA.
Possiamo fare un patto tra noi Sindacato e Voi Lavoratori: Noi
cerchiamo la strada ma se tutto si chiude NOI TUTTI (Sindacato e
Lavoratori) andiamo dal “centralissimo” così vediamo di risolvere il
problema. (missioni docet !)
In allegato la nota di risposta alle nostre richieste da parte della direzione veneto la quale afferma che “il
ruolo del Direttore Regionale, previsto dall' attuale ordinamento, non
si sovrappone alle strutture provinciali che vedono il Comandante quale
responsabile delle problematiche che attengono ai singoli Comandi”.
Probabilmente qualcuno ignora l' articolo 3-bis apportato con le
modifiche al decreto del Presidente della Repubblica del 23 dicembre
2002, n. 314. ( DPR 159/2012)
«Art.
3-bis. (Funzioni e compiti dei direttori regionali e interregionali). -
1. Fermi restando i compiti di organizzazione, indirizzo, coordinamento
e controllo del Dipartimento e le competenze dei comandanti provinciali,
i direttori regionali e interregionali, pianificano, coordinano e
controllano, in posizione di sovraordinazione, le attivita' dei comandi
provinciali e ne attuano il raccordo con il Dipartimento.
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