Padova –
giovedì, 12 febbraio 2015
Lavoratori,
in questi
giorni è uscita su tutto il territorio regionale una ricognizione
rivolta all' ampia platea di personale precario in merito alla
disponibilità degli stessi a diventare istruttori professionali e di
guida.
Purtroppo come da anni sosteniamo è
in atto uno smantellamento della componente permanente: meno risorse,
meno mezzi, meno uomini e continui tagli ci hanno portato ad una fase
critica nella gestione e risoluzione degli interventi di soccorso
tecnico urgente.
Notiamo pero' che per la componente
volontaria (non per i richiami naturalmente) le risorse si “trovano”
comunque o si fa finta di trovarle, lo vediamo dai continui corsi per
vigili volontari (come non ce ne fossero già abbastanza), dalle
disponibilità economiche per questi lavoratori retribuiti a cottimo.
E' palese che alla formazione
centrale il livello di competenza e gli investimenti nei mantenimenti,
negli anni sono andati via via scemando; nell'interesse collettivo
abbiamo il dovere di sottolinearlo ad ogni occasione. Certamente il
formatore volontario è l'ultimo escamotage per togliere un'altro pezzo
di storia ai Vvf; abbiamo stancato bene i formatori permanenti arrivando
anche a ipotizzare di togliergli la vettura di servizio ed ora,
approfittiamo anche della componente volontaria. Ma è questa una
programmazione seria?
Ora dopo
anni che chiediamo la formazione di nuovi istruttori professionali
permanenti e la carenza di tale figura professionale su tutto il
territorio nazionale, ci troviamo di fronte ad una serie di corsi
istruttori professionali esclusivamente rivolti a volontari
D' altronde il riordino (quello
voluto da tutte le altre sigle “firmaiole”) prevede la chiusura di sedi
permanenti e l' istituzione di distaccamenti volontari che ricordiamo
non garantiscono un tempestivo intervento ma solo dopo aver chiamato a
casa il personale reperibile.
Pensiamo che la componente volontaria/discontinua
sia ancora una volta vittima di un sistema perverso di finti tagli ai
costi ed alle spese a cui il Corpo Nazionale viene continuamente
sottoposto; pensiamo anche che lo spirito di abnegazione e attacamento
di giovani che nel corso degli anni hanno svolto un ruoloVdeterminante
nel sopperire alle carenze dei permanenti ora venga messo alla berlina
dall'ennesima decisione becera calata dai soliti noti.
Ancora una volta saranno sfruttati
dall ' amministrazione e illusi che un giorno avrebbero fatto parte del
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per questo, come organizzazione
sindacale, abbiamo chiesto una lista nazionale dove provvedere a
stabilizzare chi da anni svolge in forma precaria questo ruolo.
Alcuni è
vero hanno scelto di fare il volontario per passione, dedicando parte
del proprio tempo a beneficio della comunità, però questo dovrebbe
essere limitato quale ausilio al dispositivo di soccorso e non impiegato
in prima linea negli interventi.
Non a caso un permanente svolge il
proprio lavoro costantemente e non saltuariamente, svolge un corso di
sei mesi e non di 120 ore e solo per indisponibilità del dipartimento
non ha garantita una formazione costante. A conti fatti la 81/08 non
esiste proprio!
Crediamo
sia il caso di riflettere bene sullo stato dell' arte e del volere di
una amministrazione che pensa ad altro insieme ai soliti sindacati
statalizzati.
Noi vogliamo un Corpo Nazionale fatto di professionisti., preparati, aggiornati e mantenuti.
Una
capillarità nel territorio degna di un paese tra i fondatori della
comunità europea e non di un paese che non riesce a garantire un
servizio di soccorso tecnico in tempi ragionevoli , con mezzi e
personale adeguato.
Riusciamo a stupirci ancora di come un ex dirigente di comando ora
seduto su di una poltrona nella Capitale possa avallare certe
decisioni...ah si, POLTRONA nella CAPITALE dimenticavamo....
per USB Vigili del Fuoco Regionale
Enrico Marchetto
Valerio Fioravanti