Padova –
mercoledì, 07 gennaio 2015
Erano le 3.30 di ieri quando una
intera palazzina esplode nella zona “Portello” di Padova: un cumulo di
macerie è davanti agli occhi dei primi soccorritori.
La palazzina è abitata da 8 studenti
fuori sede che la forze dell' ordine cercano di rintracciare in tutti i
modi. Essendo un periodo di vacanze si presume che gli occupanti siano
tornati a casa.
Non si esclude nulla, anche che ci
siano degli occupanti “non registrati” ; si scava alla ricerca di
persone e si provvede ad estrarre dalla casa adiacente resa inagibile
dall' onda d'urto due persone bloccate.
Nel frattempo arrivano sul posto
squadre cinofile da Bologna, Reggio Emilia e Ferrara, mezzi e personale
addetto al movimento terra con ruspa ed escavatore da Belluno, gli USAR
da Venezia e Treviso: una imponente macchina di soccorsi che continua
per tutta la giornata. Per fortuna sotto le macerie non c'è nessuno, una
strage sfiorata.
Ottimo il lavoro dei Vigili del
Fuoco che hanno messo in campo tutta la professionalità senza
risparmiarsi e con le ormai esigue risorse messe a disposizione dal
governo. Procedure operative ad hoc portate a termine dal personale
operativo tutto.
La stampa tutta esalta giustamente
il lavoro dei Vigili del Fuoco disconoscendo pero' la realta nella quale
vivono i VF. che con mezzi e attrezzature vetusti, personale ridotto
all' osso e investimenti per la macchina del soccorso pari a zero stanno
facendo miracoli mentre il dipartimento spende e spande.
Grazie ai tagli indiscriminati un
solo comando provinciale non è più nelle condizioni di affrontare un
soccorso alla popolazione e per questo motivo sono dovuti intervenire
mezzi e personale dai comandi del Veneto e dell' emilia Romagna.
Sempre dalla stampa abbiamo appreso
di una intervista fatta al comandante di Padova che ci ha fatto
sobbalzare: sarà dovuto alla stanchezza, all' emozione oppure chissa' ma
il dirigente ha fatto fischiare le orecchie a molti (anche perché è
passata in tutti i tg nazionali pubblici e privati). Secondo il primo
dirigente di Padova la presunta causa e' una perdita di gas prolungata
nel tempo che ha saturato gli ambienti e con un semplice innesco quale
l' accensione di un elettrodomestico ha causato l'esplosione.
Non vogliamo essere duri con il
dirigente di Padova il quale, ripetiamo, forse la stanchezza o il fatto
di essere davanti ad una telecamera ha fatto un' ottima disamina della
situazione ma ha fatto un' affermazione non corretta.
Ormai molti conoscono il triangolo del fuoco e il campo di infiammabilità.
tratto da wikipedia:” Il campo di infiammabilità è definito da un limite superiore di infiammabilità e da un limite inferiore di infiammabilità.
Al di sotto del limite inferiore il gas non è abbastanza concentrato
per infiammarsi, infatti benché un innesco possa produrre una reazione
combustibile-comburente, la reazione non si propaga all'interno della
miscela. Al di sopra del limite superiore, viceversa, l'atmosfera è
ricca del gas ma scarsa di comburente (in questo caso ossigeno).
I limiti di esplosione (o limiti di esplosività) di un gas o dei vapori di un liquido sono dei limiti che definiscono l'intervallo di concentrazione entro cui, se la miscela aria-vapore o gas infiammabile è opportunamente innescata (ad esempio da una scintilla), si verifica l'accensione della miscela. Questa combustione può essere una detonazione o solamente una "fiammata" (deflagrazione), in funzione di numerosi fattori (concentrazione di combustibile in primis, tipo di recipiente). Il limite di esplosione viene considerato in un range che va da un minimo ad un massimo di percentuale di combustibile in aria (o più raramente in altri comburenti), in inglese lower explosive limit (LEL), e upper explosive limit (UEL).
Situazioni
in cui non avviene l' esplosione: per concentrazioni nell'aria al di
sotto della LEL, non vi è abbastanza combustibile per la propagazione
della fiamma.
Per concentrazioni superiori
alla UEL, il combustibile ha reso l'atmosfera satura (troppa poca aria),
pertanto non vi è sufficiente ossigeno per la propagazione della
reazione.”
Alla fine riteniamo che bastava dire
che si era formata una percentuale nell' ambiente di miscela esplosiva
che con un semplice innesco ha reagito.
Perdoniamo l' uscita del dirigente
ricordando che diversi CS dell' ultimo corso sono stati bocciati per
domande molto ma molto più difficili e lo invitiamo al prossimo corso di
prevenzione incendi (per lui niente criterio preferenziale autista)....
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