Sindacati che tutelano le esigenze dell’ amministrazione
Rovigo -
Lavoratori,
il
14 novembre siamo stati convocati al Comando di Rovigo con all’ ordine
del giorno due materie importanti nell’ ambito dell’ organizzazione del
lavoro, programmazione didattica provinciale e mobilità interna del
personale operativo.
Abbiamo
fatto notare come anche in questa riunione non abbiamo ricevuto nessuna
documentazione e/o informazione e ci siamo ritrovati al tavolo a dover valutare se meglio questo corso piuttosto che quell’ altro o peggio dover decidere su una prossima mobilità interna.
USB
non è un Sindacato dove è il sindacalista a decidere, il comando doveva
informarci sul numero di corsi, sulle priorità rispetto ad altri e sulla calendarizzazione, per
la parte riguardante la formazione; per la mobilità interna doveva
esprimere delle esigenze e non imporle al tavolo assieme ai sindacati
“amici”.
Purtroppo
a Rovigo non è così, al tavolo sindacale decidono i sindacalisti in
base ai loro iscritti, minacciano di alzarsi dal tavolo se il comando
gli tocca questo o quel vigile, insomma più che riunione sindacale sembra il mercato del pesce. L’ azione
sindacale deve essere condivisa, i lavoratori devono conoscere quali
sono le intenzione del comando, quali sono corrette e quali quelle
condivisibili.
A titolo
di esempio, nell’ aprile di quest’anno siamo stati convocati per
stabilire i criteri per la mobilità interna a domanda. Contrariamente a
quanto sosteniamo (individuazione dei posti in carenza, suddivisione in
posti per generico o autista), i sindacati “amici” hanno indicato come
titolo preferenziale il possesso della patente nautica di secondo
livello per il distaccamento di Adria (anche a discapito dell’ anzianita’ di servizio) motivandola come necessaria e con poche unità ad averla. Ora però quel titolo è caduto perché miracolosamente i patentati di secondo livello ad Adria si sono moltiplicati senza corsi (!?!) e quindi ci andrà il generico più vecchio. Esempio lampante di mobilità ad personam nella scorsa mobilità e in questa….
Ma questo è nulla….
Anche
se condividiamo che sia sempre la sede centrale ad andare a sopperire
alle carenze di unità nei distaccamenti, non tolleriamo però che sia fatto tramite mobilità d’ ufficio (termine a noi sconosciuto).
Le mobilità interne devono essere fatte individuando posti, sedi e indicando se autista o generico.
I posti restati vacanti vanno coperti dalla mobilità in entrata nazionale. Nel
frattempo si va avanti con le sostituzioni. Perchè un collega che dopo
anni è riuscito a rientrare nella sede ambita, debba per esigenza dell’
amministrazione sobbarcarsi a sue spese il trasferimento???
Secondo
una sigla è normale, la stessa sigla che ha attaccato personalmente il
nostro delegato regionale dichiarando che non conosce nulla e di avere
pochissimi giorni di servizio. Questa affermazione ci spiazza perché detta dallo stesso delegato che, vigile da tempo immemore, rifiuta il passaggio di qualifica per paura di dover cambiar sede (cosa legale e prevista)!!!
A
tal proposito USB ha fatto verbalizzare che durante i tavoli di
concertazione non si rapporterà mai con le altre OOSS ma solo ed
esclusivamente con la dirigenza del Comando di Rovigo facendo capire che è inutile rapportarsi con noi durante una riunione.
Lavoratori aprite gli occhi e abbandonate chi per avvantaggiare uno, danneggia tutti.
Da Rovigo è tutto…. O quasi ….
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