CHI DIRIGE IL COMANDO DI PADOVA ???
La domanda sorge spontanea....
Ci
chiediamo perchè a certe nostre richieste, l' attuale dirigenza
preferisca rispondere parzialmente oppure rispondere senza poi seguito,
“pressata” probabilmente da qualche entità.
Nei giorni scorsi abbiamo
chiesto che ogni singolo dipendente possa consultare tramite intranet
la propria banca ore oltre a chiedere che intenzioni ha il comando
riguardo la fruizione di dette ore, ricordando che il continuo abuso di
questo istituto contrattuale provoca un danno al comando oltre che ai
lavoratori. (assenze dal servizio per il comando e perdita delle
indennità per i lavoratori)
Ma che
puo' interessare questa situazione ad un primo dirigente prossimo al
trasferimento perche' vittima lui stesso del riordino ???
Un continuo
accumulo di ore da recuperare senza la possibilità di fruirne ci ha
portato a chiederne conto, abbiamo già diversi esempi di comandanti che
hanno distribuito migliaia di ore di recupero.... ma tanto se la
sbrigherà il prossimo dirigente....
Vogliamo poi parlare del criterio
della patente di terzo e quarto grado per l' accesso ai corsi di
formazione professionale rivolti a TUTTO IL PERSONALE OPERATIVO???
La
richiesta di tale criterio è pervenuta al comando da parte di una sigla
sindacale, vi facciamo immaginare quale...... appoggiata in pieno
dalle altre, invece di mettere allo stesso piano tutti i lavoratori,
favorisce alcuni discriminando altri . Ottimo esempio di sindacato.
I soldi delle missioni che l' amministrazione centrale ancora a dicembre ha reso disponibili dove sono finiti?
Il
giusto impiego del personale in base ai corsi svolti? In sala operativa
vengono inseriti operatori senza la dovuta formazione , poi si richiede
la professionalita' del settore...
I riposi per il recupero psico-fisico ci risulta non vengano ancora rispettati.
Ci fa
riflettere che chi dovrebbe fare sindacato è piu' impegnato a suggerire
questo piuttosto che quello al dirigente che a sua volta non sa prendere
una decisione sua, stretto tra la morsa "dei soliti noti"; questi
ultimi subito pronti a salire sul carro dei vincitori (vedi trattamento
di missione e auto di servizio). Costantemente si va oltre le regole
stabilite a livello nazionale e che i loro rappresentanti nazionali
hanno costantemente appoggiato; una sorta di mettiamoci una pezza oppure
in modo piu' nostrano “mejo el tacon chel sbrego” raccontando “favole”
al personale e peggiorando la situazione interna.
Crediamo
sia arrivato il momento di dire basta e dare una sterzata rietrando nei
ranghi dell' equità e della trasparenza facendo capire anche all'
ennesimo dirigente che dirigere un comando non significa solo ricevere
autorità e curare l' immagine ma cercare in tutti i modi di creare un
equilibrio all' interno di tutte le sedi di servizio.
Correttezza, trasparenza, pari opportunità, equità, tutte belle parole che come al solito restano solo delle belle parole.
Da parte
nostra possiamo solo cercare di cambiare un sistema che vede il continuo
cercare di prevalicare , aggirare l' ostacolo, noi continueremo con la
schiena diritta e senza nulla da nascondere.
Fieri di appartenere ad USB