Coordinamento provinciale usb vigili del fuoco Padova
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Riflessioni sindacali
mercoledì 25 settembre 2013
giovedì 19 settembre 2013
NELLE MANI DI UN DIRIGENTE CHE CI FA PERDERE LA NOSTRA IDENTITÀ… MANOVALANZA DI TUTTI!!! AIUTO!!!
Padova giovedì, 19 settembre 2013
Lavoratori,
Non ce la facciamo più a
stare dietro a questo dirigente; prima collaboriamo in interventi di
ordine pubblico con altri enti dello stato mettendo a rischio la nostra e
l’altrui incolumità, blitz antidroga, incursioni in scenari
polizieschi… e tante altre attività proprie di enti dello stato che
verrebbero svolte benissimo anche senza il nostro apporto.
Ora
siamo all’assurdo: sabato alle 23.50 abbiamo inviato il carro luci del
corpo nazionale (che noi di norma, utilizziamo per le emergenze e
scenari di soccorso) al fine di portare a termine le operazioni di
controllo d’ordine pubblico, non con meno rischi per i VVF… e per che
cosa???
Perché,
dobbiamo andare ad illuminare un piazzale e dare energia elettrica ad
un semirimorchio modulare del Ministero dei Trasporti dove la polizia
svolgeva i controlli anti – alcol e droghe!!!!
Ora
premettendo che la polizia poteva trovare altro sedimento per svolgere
le sue operazioni, quello che non riusciamo a capire come si possa in
carenza di organico e sottraendo unità al soccorso alla popolazione,
inviare uomini e mezzi in scenari sempre di ordine pubblico per
illuminare la gente per i controlli anti – alcool!!??
Riteniamo che l’ignorare il lavoro dei vigili del fuoco sia veramente una prerogativa di questo dirigente.
Già
l’altro giorno quando ha negato l’auto di servizio per il trasporto dei
dpi, abbiamo scritto al ministro Alfano chiedendo una promozione in
qualche ufficio centrale a Roma dove non sia a contatto con le attività
di soccorso
Poi
successivamente ha replicato al nostro comunicato con una serie di
falsità come la decontaminazione da veleni o amianto dei mezzi e del
personale, tanto per sedare il crescente allarme nell’opinione pubblica
dimostrando tutta la sua inaffidabilità nel garantire l’incolumità alla
popolazione della nostra città.
Ora
con queste operazioni di bassa manovalanza, dove la professionalità
acquisita in anni di formazione per rispondere alle richieste di
soccorso alla popolazione, ci ha veramente messi alla mercé del “primo che si alza la mattina “ .
Tanto
per completezza del comunicato poco prima delle 5 della mattina,
durante il proseguo dell’assistenza alla polizia il nostro carro luci è “andato in fumo”, quindi ha smesso di funzionare.
Ora
a parte i danni, quelli che subiranno le conseguenze sono i nostri
operatori del soccorso che dovranno lavorare (in caso servisse il carro
luce) in condizioni immediate di disagio, mettendo in pericolo la
popolazione e senza contare i danni arrecati alle casse di noi
cittadini.
Hanno negato la vettura per il soccorso ed ora si spreca fior di euro per “collaborare “ con altri enti?!?
Per
ultimare le operazioni di polizia è intervenuto un gruppo elettrogeno
che era in caricamento sul mezzo del Ministero!!! E come volevasi
dimostrare, loro sono autosufficienti!!!
lunedì 16 settembre 2013
A PADOVA PER FARE ATTIVITA’ SINDACALE BISOGNA CHIEDERE IL PERMESSO
IL NUOVO CHE AVANZA: BUROCRATI CHE NON CONOSCONO IL LAVORO DEI VIGILI DEL FUOCO
Lavoratori,
abbiamo letto nell’ edizione di Padova del “Gazzettino”…. che Il dirigente di Padova è ignorante, in quanto ignora il lavoro svolto dai Vigili del Fuoco.
Affermare, che per
“sostituzione personale” un vigile debba portarsi solo elmo e giacca
(quale poi non si sa; per la pioggia, per il vento, per il fuoco ...)
dimostra come il dirigente non sia al corrente del reale
equipaggiamento servibile e di quali dispositivi di protezione
individuale DPI sia dotato ogni vigile del fuoco; proprio lui stesso che
dovrebbe assicurarsi che il personale ne faccia uso e che ne sia
debitamente formato (T.U. 81/08).
Inoltre il dirigente,
oltre ad affermare che i mezzi vengono decontaminati ad ogni rientro
(cosa che risulterebbe una novità), dice che in passato si è abusato
dell’auto di servizio per usi svariati e che per servizio lui usa la sua
autovettura privata facendola diventare “auto dell’ amministrazione”….!!!
Sulla questione che
lui non abbia mai detto di servirsi dei mezzi pubblici chiediamo come un
lavoratore possa recarsi in sedi lontane se non ha un’ autovettura
privata, se non con i mezzi pubblici?!?
In definitiva le sue affermazioni altro non sono che un sacco di falsità delle quali lo stesso dirigente dovrà farsene carico.
La nostra O.S. più volte
ha posto quesiti al Comando riguardo il trasporto di detti D.P.I. non
trovando una risposta. Non riteniamo giusto, così come sentenziato nel
2004 dal tribunale di Roma, che il trasporto sia a carico del dipendente
per i motivi già esposti (igiene, furti, esposizione alla
contaminazione, ecc.) e nemmeno che il dipendente sia obbligato ad avere
un’auto privata a disposizione dell’amministrazione o caricarsi la soma!!!
Elenchiamo i fatti:
Il coordinatore di Padova della USB fa richiesta ufficiale di utilizzo autovettura per trasporto D.P.I. il 6 settembre 2013;
Il comando non autorizza in nessun modo l’utilizzo di detto mezzo;
Il dipendente prepara
tutti i dispositivi di protezione individuale e chiede che questi siano
trasportati nella sede di servizio dove sarebbe andato a sostituire un
collega;
Lo stesso dipendente prende servizio alle ore 20.00 regolarmente ma senza D.P.I. ;
Il caposezione
provinciale informa il funzionario di guardia che, invece di
preoccuparsi dell’operatività completa della sede distaccata,
trattenendo un dipendente smontante, si assicura di conoscere i tempi di
arrivo dei D.P.I. dalla sede centrale. Preoccupandosi di prendere nota
dell’arco di tempo necessario al recupero dell’attrezzatura e
tralasciando il tempo nel quale il distaccamento è rimasto sottonumero
(senza prendere le dovute precauzioni di sicurezza, in riferimento alla
composizione minima della squadra in servizio) !!!
I DPI arrivano dalla sede centrale alle ore 20.40;
Oggi la richiesta di
spiegazioni al fine di aprire un procedimento disciplinare, per
conseguente violazione dell’ art. 36 comma 3 lettera a del CCNL del
05/04/1996.
Caro Signor “comandante”,
dovrebbe scendere più spesso in cortile per rendersi conto di persona
cosa contiene un borsone da intervento e cosa bisogna portarsi dietro
per una sostituzione in altra sede di servizio. Noi siamo “pompieri” non dirigenti, noi ci sporchiamo le mani e anche la “divisa”,
dopo ogni intervento abbiamo bisogno di lavarci, al termine del turno
ci facciamo la doccia e ci cambiamo d’abito, per non entrare nelle
nostre auto dove trasportiamo anche i nostri figli, con le “divise contaminate”.
Promemoria per un borsone
da intervento : Nomex completo di pantaloni, elmo, guanti, cinturone,
sottocasco, stivali tutta coscia, un cambio divisa e vari accessori. Per
gli specialisti SAF e SA ulteriore borsone. Inoltre è necessario
portare la borsa “calamità” con tutto il necessario del caso
Poi c’è il borsone personale.
Per un totale di minimo 30 KG.
Dopo le esternazioni del
dirigente ci corre l'obbligo scrivere al ministro per evidenziare che
uno come lei che ignora il lavoro dei vigili del fuoco in una città
come PD non può dirigere un “comando”.
Uno che ignora cosa vuol
dire il soccorso, le emergenze, le attività di prevenzione e previsione o
analisi media dei rischi per quanto ci riguarda può andare solo a
lavorare in qualche ufficio (non del CNVVF) dove non fa danni.
In questi giorni come USB
prederemo le dovute cautele a salvaguardia dei lavoratori del corpo
nazionale di Padova, da uno che fa delle affermazioni false come la
decontaminazione delle vetture … o che lui utilizza la vettura privata
…. ed altre amenità......
per USB Vigili del Fuoco Nazionale
Antonio Jiritano
giovedì 12 settembre 2013
Il dirigente di Padova conosce il nostro lavoro?
Non ho mai detto che i vigili debbano servirsi dei mezzi pubblici....
Io mi sposto per intervento con la mia auto......
Mi preoccupo per qualsiasi mezzo utilizzato, i mezzi dimservizio vengono decontaminati dopo ogni uso per tutelare il personale....
Devono solo avere giacca e elmo, tutte le altre attrezzature sono nei mezzi....
Ogni commento e' superfluo....
A voi la parola.
questa la nostra replica
reteveneta tg del 12 settembre 2013
Io mi sposto per intervento con la mia auto......
Mi preoccupo per qualsiasi mezzo utilizzato, i mezzi dimservizio vengono decontaminati dopo ogni uso per tutelare il personale....
Devono solo avere giacca e elmo, tutte le altre attrezzature sono nei mezzi....
Ogni commento e' superfluo....
A voi la parola.
questa la nostra replica
reteveneta tg del 12 settembre 2013
mercoledì 11 settembre 2013
NOTA URGENTE SULL’USO DELL’AUTOVETTURA DI SERVIZIO
Lavoratori,
troverete in allegato
una nota urgente inviata al capo del corpo nel tentativo di bloccare
una condizione di diniego, legata all’uso dell’autovettura di servizio,
che è ormai prassi in molte sedi.
Negando di fatto ad un
lavoratore la possibilità di poter raggiungere una determinata sede di
servizio per sostituzione, non permettendogli l’uso della vettura di
servizio, si vengono a creare il decadimento dei presupposti minimi di “sicurezza” sia per l’operatore sia per l’attrezzatura a lui stesso assegnata (la quale verrebbe anche esposta ad eventuali furti).
Costringendo di fatto i
lavoratori all’uso del proprio mezzo personale o peggio ancora mediante
l’uso di un mezzi pubblici, si pone lo stesso nella condizione di
gettare le basi per un rischio concreto, da contatto, con personale e
mezzi non amministrativi e non debitamente formati (come tra l’altro
cita una sentenza del tribunale del Lazio).
Condizione la quale non
rispetterebbe i diritti dei lavoratori e l’incolumità pubblica stessa,
che in questo caso verrebbe negata visto che si trasportano indumenti
(DPI) che possono essere stati messi a contatto con sostanze pericolose,
piuttosto che tossiche e nocive.
PERICOLO CONTAMINAZIONE
Il dirigente obbliga i lavoratori ad usare mezzi pubblici con indumenti da lavoro contaminati
COMUNICATO STAMPA
Vigili del fuoco: pericolo per i cittadini
Continua la guerra dei poveri all’interno del corpo nazionale dei vigili del fuoco, succede a Padova ma la drammaticità si estende su tutto il territorio nazionale.
L’ultima trovata del dirigente locale è quella di inviare il personale in servizio presso la sede centrale di Padova ai distaccamenti periferici eviceversa, questa volta non con le vetture di servizio ma bensì obbligandolia usufruire dei mezzi pubblici per svolgere il soccorso!!!!
Ora volendo informare l’opinione pubblica di quello che succede al corpo nazionale sarebbe molto difficoltoso riferiamo solo che i fondi per il soccorso sono sempre meno e le attività di prevenzione, previsione ed analisi dei rischi sono sparite dal linguaggio del corpo nazionale!
Ma l’assurdo si concretizza nel momento in cui i vigili si recano in servizio e sono “comandati” a svolgere la loro attività di soccorso nelle periferie, nei distaccamenti o da questi verso le sedi centrali.
Il dirigente provinciale pretende che il personale si rechi al lavoro con i mezzi pubblici a titolo di esempio un lavoratori dalla sede di Padova si deve recare con i mezzi pubblici ad este, portarsi tutti i DPI (dispositivi di protezione individuali) tutta la attrezzature per affrontare il soccorso dall’elmo all’uniforme, arrivare al distaccamento prestare soccorso e alla fine del turno 12 ore riprendere i mezzi pubblici e rientrare alla sede centrale.
A parte l’assurdo della transumanza che ci tocca subire, quello che si vuole evidenziare è la pericolosità della popolazione esposta agli stessi rischi del vigili del fuoco, a parte il disagio di noi operatori.
Infatti ogni intervento di soccorso ha la sua specificità, nel senso che siamo a contatto con sostanze pericolose nocive ed altamente velenose, infatti utilizziamo i DPI, basti pensare agli interventi con presenza di amianto o materiale batteriologico.
A questo punto in vigilie del fuoco dovrebbe trasportare sui mezzi pubblici dove praticano gente senza protezione bambini e ammalati con quei dispositivi addosso o nello zainetto con il pericolo di veder volatizzate spore di amianto o batteri che sono depositati sull’uniforme o sulle attrezzature.
Questo è quello che succede alla popolazione di Padova perché il dirigente vuole risparmiare 10 euro di gasolio non consentendo la vettura come è sempre stato fino ad ora.
I cittadini devono essere informati delle probabilità di essere contaminatidai nostri dispositivi individuali di protezione. Contro queste assurdità ed una crisi che nonci lascia lavorare partecipiamo allo sciopero generale del 18 ottobre!
L’ultima trovata del dirigente locale è quella di inviare il personale in servizio presso la sede centrale di Padova ai distaccamenti periferici eviceversa, questa volta non con le vetture di servizio ma bensì obbligandolia usufruire dei mezzi pubblici per svolgere il soccorso!!!!
Ora volendo informare l’opinione pubblica di quello che succede al corpo nazionale sarebbe molto difficoltoso riferiamo solo che i fondi per il soccorso sono sempre meno e le attività di prevenzione, previsione ed analisi dei rischi sono sparite dal linguaggio del corpo nazionale!
Ma l’assurdo si concretizza nel momento in cui i vigili si recano in servizio e sono “comandati” a svolgere la loro attività di soccorso nelle periferie, nei distaccamenti o da questi verso le sedi centrali.
Il dirigente provinciale pretende che il personale si rechi al lavoro con i mezzi pubblici a titolo di esempio un lavoratori dalla sede di Padova si deve recare con i mezzi pubblici ad este, portarsi tutti i DPI (dispositivi di protezione individuali) tutta la attrezzature per affrontare il soccorso dall’elmo all’uniforme, arrivare al distaccamento prestare soccorso e alla fine del turno 12 ore riprendere i mezzi pubblici e rientrare alla sede centrale.
A parte l’assurdo della transumanza che ci tocca subire, quello che si vuole evidenziare è la pericolosità della popolazione esposta agli stessi rischi del vigili del fuoco, a parte il disagio di noi operatori.
Infatti ogni intervento di soccorso ha la sua specificità, nel senso che siamo a contatto con sostanze pericolose nocive ed altamente velenose, infatti utilizziamo i DPI, basti pensare agli interventi con presenza di amianto o materiale batteriologico.
A questo punto in vigilie del fuoco dovrebbe trasportare sui mezzi pubblici dove praticano gente senza protezione bambini e ammalati con quei dispositivi addosso o nello zainetto con il pericolo di veder volatizzate spore di amianto o batteri che sono depositati sull’uniforme o sulle attrezzature.
Questo è quello che succede alla popolazione di Padova perché il dirigente vuole risparmiare 10 euro di gasolio non consentendo la vettura come è sempre stato fino ad ora.
I cittadini devono essere informati delle probabilità di essere contaminatidai nostri dispositivi individuali di protezione. Contro queste assurdità ed una crisi che nonci lascia lavorare partecipiamo allo sciopero generale del 18 ottobre!
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