Padova, 27 febbraio 2013
AAA
Spett. Sordo S.p.a.
“Cercasi urgentemente
apparecchio acustico per comandante provinciale sordo alla legge che richiede
al rappresentante del datore di lavoro di rispettare le corrette relazioni
sindacali.”
Esausti ormai dal
continuare a ripeterlo, pure il capo dipartimento ha ribadito la sua attenzione
verso la correttezza delle relazioni sindacali, quale aspetto ineludibile della
democrazia, invitandoci a metterlo al corrente di eventuali discrepanze.
E noi facciamo anche notare che c’è una
notevole differenza tra dittatore e
dirigente!
Il fatto riguarda
nuovamente gli spostamenti del personale operativo e per l’ ennesima volta il
comandante provinciale di Padova, di propria iniziativa e senza nemmeno pensare
di incontrarsi con le OO.SS. ha autonomamente deciso la mobilità del personale,
salvo poi spedire ai sindacati solo un’ informativa per presa visione di
decisioni già prese. Alla nota si
ricorda che doveva seguire una debita
convocazione per un confronto nel rispetto della circolare sulle relazioni
sindacali del 07/11/2009.
Noi non vogliamo certo
sostituirci al dirigente nel prendere decisioni, solo
poter contribuire in maniera propositiva per migliorare la qualità del
lavoro rappresentando gli interessi dei dipendenti, ma per poterlo fare c’è
bisogno di comunicazione col comando, cosa di cui però il comandante non vuol
sentir parlare a quanto pare. Si poteva
proporre una mobilità aperta a tutti , dove vengono perseguiti gli obbiettivi
dell'amministrazione e dove il personale, in via del tutto volontaria va ad
esprimere, se interessato, la sua scelta di cambio sede, lasciando al dirigente
brevi spazi di discrezionalità su eventuali spostamenti d' ufficio (nel pieno
rispetto dei criteri e regole vigenti: anzianità, il dover viaggiare con altri
colleghi, ecc....), eventualmente necessari laddove il personale con le proprie
scelte non ha saputo colmare i vari deficit.
La condotta tenuta dal dirigente nel suo complesso
annulla, di fatto, il ruolo istituzionale del Sindacato tenendolo in una
posizione di avallo passivo di decisioni non modificabili.
Ai colleghi, quelli per
cui continuiamo a prestare la nostra opera di difesa dei loro/nostri diritti,
diciamo di iniziare ad aprire bene gli occhi e di valutare attentamente l'operato
di questo Dirigente spalleggiato da OO.SS. accondiscendenti.
Potremmo fare anche noi
spallucce e dire “ma
chissenefrega”; Ahi noi siamo fatti di tutt'altra pasta e
proclameremo, ogni volta che occorre, uno stato di agitazione affinché i nostri
diritti, frutto di tante battaglie del passato, abbiano un valore inestimabile!
USB Vigili del
Fuoco Provinciale
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