USB VIGILI DEL FUOCO PADOVA DENUNCIA LA GRAVE SITUAZIONE
DEL COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI PADOVA.
ALLO STATO ATTUALE UNA SOLA AUTOBOTTE, AUTOMEZZO DI SUPPORTO
PER IL RIFORNIMENTO DI ACQUA AI MEZZI, GARANTISCE LA COPERTURA DI TUTTA LA
PROVINCIA, L’ AUTOGRU, AUTOMEZZO ADIBITO AL SOLLEVAMENTO; AD ESEMPIO IN CASO DI
INCIDENTI STRADALI, SOCCORSI A PERSONA, RIMOZIONE OSTACOLI ECC., E’
COSTANTEMENTE FUORI SERVIZIO PER CONTINUE RIPARAZIONI E QUINDI IN CASO DI
NECESSITA’ SI RICHIEDE LA COPERTURA TERRITORIALE DA ALTRE PROVINCIE DELLA
REGIONE, ALLUNGANDO DI FATTO I TEMPI DI ARRIVO SUL POSTO DI UN AUTOMEZZO MOLTO
IMPORTANTE
AD UNA SITUAZIONE GIA’ MOLTO PRECARIA CON MEZZI CHE DI
VOLTA IN VOLTA VENGONO RATTOPPATI ALLA MEGLIO, INVIATI IN OFFICINA CON PROMESSA
DI PAGAMENTO, MEZZI VECCHI ANCHE DI 40 ANNI SENZA LE SICUREZZE PREVISTE DAL
CODICE DELLA STRADA, SI AGGIUNGE DA DIVERSI ANNI LA CARENZA DI PERSONALE QUALIFICATO.
LA CARENZA DI DETTO PERSONALE E’
TALMENTE DEFICITARIA CHE LE POSSIBILITA’ OPERATIVE DI INTERVENTO SONO
CHIARAMENTE RIDOTTE AL MINIMO.
ABBIAMO UNA SITUAZIONE DELLE
COLONNE MOBILI, CIOE’ DEI MEZZI ED ATTREZZATURE PREPOSTE PER CALAMITA’
REGIONALI O NAZIONALI, DISASTROSA, ABBIAMO ANCORA IN SERVIZIO MEZZI DEGLI ANNI
‘80.
SI CONTINUA A GLORIFICARE IL LAVORO DEI VIGILI DEL FUOCO MENTRE
CONTESTUALMENTE CI TAGLIANO RISORSE CON DRAMMATICHE RICADUTE SULL’APPARATO DEL
SOCCORSO.
OGGI UN VIGILE DEL FUOCO NON HA NEPPURE UN’ ASSICURAZIONE IN CASO
DI INFORTUNIO SUL LAVORO, SI CURA A PROPRIE SPESE; UNA VERGOGNA. I NOSTRI
ORGANICI SEMPRE PIU’ RIDOTTI CHE PER ASSICURARE UN MINIMO DI SERVIZIO DI
SOCCORSO SI RICHIAMANO PER 20 GIORNI MIGLIAIA DI PRECARI CHIAMATI
IMPROPRIAMENTE VOLONTARI, MA IN VERITA’ TRATTASI DI UOMINI E DONNE CON UN
RAPPORTO DI LAVORO CON L ‘ AMMINISTRAZIONE, SFRUTTATI E POCO FORMATI
PROFESSIONALMENTE.
DA NOSTRE NOTIZIE IL DEBITO VERSO
FORNITORI DEL COMANDO PROVINCIALE E’ DI DIVERSE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO E
NON C’E’ PROSPETTIVA CHE VENGA RIPIANATO.
DENUNCIAMO INOLTRE, CON LA
PRESENTE, UNA BRUTTA LEGGE DI RIFORMA DEL CORPO NAZIONALE, LA
252/04 SEGUITA DALLA 217/05. E’ NECESSARIA OGGI UNA RIFLESSIONE SU TUTTO
IL SOCCORSO A LIVELLO NAZIONALE, ALLA LUCE ANCHE DEL DL 59 DEL 15 MAGGIO 2012,
CHE HA COMPROMESSO DEFINITIVAMENTE L’ IMPIANTO DI PROTEZIONE CIVILE SCONVOLTO
PESANTEMENTE DA SCANDALI E PROCESSI.
L’ AMARA CONSTATAZIONE FINALE E’
CHE LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE STA ABDICANDO ALLE PROPRIE FUNZIONI VITALI E PRIORITARIE
(PREVISIONE/PREVENZIONE DEI RISCHI E SOCCORSO TECNICO URGENTE), LASCIANDO AMPI
SPAZI ALLA PROTEZIONE CIVILE, DI FATTO SVENDENDO LA NOSTRA PROFESSIONALITA’
MENTRE SI STA IMPEGNANDO SOLO SUL FRONTE
MEDIATICO (PIU’ IMMAGINE, MENO SOSTANZA)
CIOE’ MEGLIO UNA COMPARSA IN
QUALCHE SALOTTO “BUONO”, SUI GIORNALI O IN TELEVISIONE, CHE MIGLIORI
PROSPETTIVE PER UN SERVIZIO FONDAMENTALE E NECESSARIO ALLA POPOLAZIONE